La clinica svizzera Dignitas, a Basilea, ha “suicidato” negli scorsi mesi Pietro D’Amico, un magistrato calabrese di 62 anni, che aveva ricevuto la diagnosi infausta di un male incurabile. Ma poi si è scoperto che la diagnosi era sbagliata. Non è il primo caso di suicidio errato o controverso, che si è verificato nella Dignitas. E un’ex impiegata ha recentemente denunciato dei casi di abuso. Ma l’opinione pubblica non viene adeguatamente informata…
Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese
di Alex Schadenberg
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.