Un collegamento tra gli accadimenti del Forteto ed il mostro di Firenze? Sette massoniche, rituali orgiastici e stupri su minori?
Questa una delle strade da battere per la ricerca della verità più profonda che collega due dei casi di cronaca nera più biechi del centro Italia. A sollevare la questione è il giovane studioso Roberto Dal Bosco, autore -tra i suoi ultimi lavori- del saggio “Incubo a cinque stelle: Grillo, Casaleggio e la cultura della Morte”.
Dal Bosco interverrà alla presentazione del libro “Il Forteto: destino e catastrofe del cattocomunismo”, di Stefano Borselli, che si terrà proprio a Firenze, martedì 20 maggio alle ore 17 presso l’Auditorium della Regione in via Cavour.
Interverranno: Stefano Borselli, curatore del volume; Giovanni Donzelli, Capo Gruppo di FdI alla Regione Toscana; Stefano Mugnai, Presidente della Commissione regionale d’inchiesta su “Il Forteto”; Sergio Pietracito, una delle vittime de “Il Forteto”; Caterina Coralli, Capo gruppo uscente di FdI al Comune di Vicchio e il giornalista Pucci Cipriani Direttore di “Controrivoluzione”. Presiederà e modereà l’incontro l’Avv. Ascanio Ruschi, Presidente della Comunione Tradizionale.
Riportiamo un’interessante intervista in cui Dal Bosco espone un’innovativa interpretazione delle vicende che hanno macchiato di sangue la Toscana.
Dunque il Forteto è la catastrofe del cattocomunismo e del donmilanmeuccismo?
“Il caso Forteto non è solo la catastrofe del catto-comunismo. E’ un buco nero che sconvolge la realtà italiana in profondità...In questi decenni abbiamo visto a quali abiezioni si sia arrivati al Forteto. Stupri pedofili, pseudo – incesti, pratiche zoofile, l’ordine dell’omofilia obbligatoria e il divieto della procreazione: tutto questo emerge dai verbali. Penso alle povere vittime, il dolore che viene da questo “abisso” è un danno immane. Eppure questa non è la fine dell’incubo.”
In che senso?
“La vera domanda è: perché nessuno ha fatto nulla? Perché anzi, tutti quei politici, magistrati, amministratori si sono mostrati con il guru Fiesoli dopo le condanne? Come è possibile che Fiesoli avesse tutte quelle coperture? Come è possibile che si inviti una persona sotto processo per pedofilia presentare il TEDx a Palazzo Vecchio?... C’è qualcosa che non si spiega... L’idea – mi rendo conto, tutta da provare – è che il Forteto possa essere stato qualcosa in più di una semplice comunità di recupero. Molti misteri di fatto sono finiti per incrociarsi lì. Nell’aprile del 2006 “La Nazione” titolava: “Un detenuto racconta di una super Loggia massonica e pedofila che avrebbe ordinato di compiere gli omicidi di Firenze”. Si dava conto che le indagini per i delitti del Mostro stavano lambendo una comunità, ma il nome del Forteto esce raramente”.
Un collegamento tra il Forteto e i delitti del “Mostro”...ho capito bene?
Ripeto. l’idea è tutta da provare. Comunque il p.m. Giuliano Mignini parlò di un documento secretato per il quale al Forteto avvenivano orge sataniche, con ampia affluenza di VIP ...mi rendo conto che pare fiction horror di basso livello , ma potrebbe esservi una logica politica in fondo a questa storia. La stessa che alimenta i sospetti su Marc Dutroux...
Sta parlando del “mostro di Marcinelle”?
Precisamente. Marc Dutroux, quello che lei chiama il “mostro di Marcinelle”, era il noto pedofilo assassino che sconvolse il mondo quando vennero ritrovati nel suo giardino alcuni cadaveri di bambini. Come Fiesoli, Dutroux agì indisturbato per anni, anche quando era già finito nel radar delle forze dell’ordine: riuscì anche a fuggire da un furgone-cellulare quando era agli arresti. Quel che si dice è che l’impunità di Dutroux fosse dovuta al suo ruolo di procacciatore di “carne fresca” per alcuni potentati che gravitano intorno alla UE in quella che con Firenze è detta essere la città più massonica d’Europa, Bruxelles.
Oltre all’aspetto rituale che puo’ avere l’abominio dello stupro pedofilo – siamo in piena gnosi , nell'”antinomismo”, nel tantrismo demoniaco – c’è anche una logica meramente politica: se hai partecipato a questi festini, sarai ricattabile per sempre, quindi membro affidabile di quell’élite sino alla morte. E’ un’iniziazione e al contempo un sistema di ricatto: la pedofilia come strumento politico. Il caso del “Mostro di Marcinelle” ha toccato anche il premier belga, l’omosessuale dichiaratamente massone Elio De Rupo, a cui qualcuno chiede talvolta di chiarire i suoi rapporti con Dutroux. C’è il Mostro di Marcinelle, c’è il Mostro del Forteto, nell’attesa di capire se vi sia qui anche il Mostro di Firenze. La Massoneria pare entrare in ognuno di questi casi. Piero Vassallo che reputo il più grande filosofo cattolico vivente, ha delineato perfettamente, nel libro di Borselli, la radice gnostica del caso Forteto. Va delineato inoltre che si tratta di una ulteriore insorgenza di uno spirito oscuro sui colli fiorentini in questi due ultimi secoli. Nell’Ottocento l’antropologo americano Leland scrisse: “Aradia il Vangelo delle Streghe” a Firenze. Si tratta di uno scritto dettatogli da una strega che lo rese partecipe di quella che lei chiamava la “vecchia religione”, e cioè la stregoneria. Il libro divenne strumentale nella costruzione della neo-stregoneria odierna chiamata WICCA, ora diffusissima negli Stati Uniti e perfino in Europa...
Insomma tutto partì da Firenze...
La terra più bella d’Italia, che mostra un lato ferale e oscuro. E’ quello che, forse, percepì De Sade, quando entrò a Firenze, eccitato dall’idea che quella fosse stata un tempo una terra vulcanica. E’ un assioma noto: il demonio si accanisce sempre sulle cose baciate da Dio...
Allora possiamo considerare il Forteto come una vera e propria “setta”?
Tutto da studiare. Secondo una tipologia creata dallo psichiatra americano Robert Jay Lifton, puoi definire un culto come apocalittico quando è presente una triade di caratteri. Il primo: il guru diventa oggetto di adorazione maggiore rispetto ai princìpi religiosi, che egli puo’ trasgredire senza dare scandalo. Secondo vi debbono essere elementi di Thought reform, cioè “riforma del pensiero”, di indottrinamento continuo, rituali programmati di autocritica con la confessione dei propri errori. Terzo, sfruttamento dei seguaci da parte del leader. Al Forteto abbiamo tutta la triade soddisfatta. Fiesoli fa ciò che vuole, vi sono estenuanti rituali, confessione pubblica. Lo sfruttamento è tale che vengono fatti lavorare indefessamente anche bambini più piccoli. Tutto questo sotto lo sguardo dei sindacati, del Partito ex comunista, della magistratura, degli assistenti sociali, dei sacerdoti, di intellettuali rinomati di cui ancora parleremo...”