Un concorso letterario avente ad oggetto la famiglia non è cosa da tutti i giorni. L’idea è stata concepita quattro anni fa e, pur tardata dalle vicissitudini della pandemia, sarà portata a realizzazione quest’estate. Dalla collaborazione tra Forum delle Associazioni Familiari, Comune di Pontremoli e Fondazione Città del Libro, è nato il Premio città del libro e della Famiglia.
Il premio sarà assegnato «all’opera che a giudizio degli aventi diritto al voto, per i contenuti espressi e la qualità letteraria, consegua l’obiettivo della promozione e salvaguardia dei valori e dei diritti della famiglia quale soggetto sociale ed educativo delle future generazioni», si legge nell’articolo 2 del regolamento.
Concorrono al premio, «i libri di narrativa di autori italiani e stranieri, tradotti in lingua italiana, pubblicati ed editi per la prima volta in Italia tra il 1° Gennaio del biennio antecedente all’assegnazione del Premio e il 31 Dicembre dell’anno di assegnazione».
Per la consegna dell’opera c’è tempo fino al 31 marzo. Entro la fine di aprile, poi, il Comitato Organizzatore individuerà fino a 18 titoli, che saranno consegnati alla Commissione Valutativa, che designerà la sestina di opere destinate alla finale. La premiazione avverrà a Pontremoli il 31 luglio 2022.
Il vincitore del Premio città del libro e della Famiglia, specifica il bando, verrà selezionato dalla Commissione valutativa, composta da «12 membri scelti annualmente tra esperti segnalati dai tre soggetti promotori, distintisi per il loro impegno sociale, per attività critico-letteraria, per il contributo nella sensibilizzazione di tematiche sulla famiglia) la sera stessa con insindacabile ed inappellabile giudizio».
L’idea di un concorso letterario sul tema della famiglia ha preso forma nel 2018, quando Pontremoli ha sottoscritto l’adesione alla Rete dei Comuni promossa dal Forum delle Associazioni Familiari. «A quell’evento partecipò il presidente del Forum, Gianluigi De Palo, che, in quell’occasione presentò il suo libro sulla sua esperienza familiare», racconta a Pro Vita & Famiglia Paolo Parodi, delegato alle Politiche per la famiglia del Comune di Pontremoli.
«Allora, come Comune, abbiamo tratto spunto e ci siamo chiesti se fosse possibile fare qualcosa di più – prosegue Parodi –. Abbiamo quindi chiesto al Forum se fosse possibile compiere un percorso insieme con questo obiettivo: abbiamo pensato che della famiglia parlano in molti ma pochi ascoltano l’esperienza familiare degli altri. Dal nostro punto di vista, l’obiettivo è creare uno scambio di esperienze, nell’ambito di questa rete di relazioni familiari che poi sono alla base della nostra società».
Dopo gli inevitabili rallentamenti dovuti alla pandemia, nel settembre 2021, è stato firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione del Premio, il cui obiettivo sarà «riflettere sull’esperienza delle famiglie, sulle loro sofferenze, difficoltà e gioie. L’iniziativa vuole essere un momento di incontro e condivisione tra le famiglie, di sostegno le une con le altre», afferma Parodi.
«In fondo, pensiamo che la nostra società abbia bisogno proprio di questo: ricostruire quell’insieme di relazioni che poi si sono perse e che sono il sostegno della nostra società. È quello che abbiamo ereditato dai nostri padri. Per la famiglia passa questa solidarietà, tutta questa serie di esperienze che di fatto dovrebbero costituire l’educazione dei figli e che ci aiutano ad andare avanti ogni giorno», conclude il delegato alle Politiche Familiari del Comune di Pontremoli.