I giornali danno la notizia ufficiale: Alessio De Giorgi, fondatore e direttore di Gay.it, da lunedì entrerà nello staff che collabora a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Da Wikipedia apprendiamo che politicamente si è sempre schierato a sinistra, sin dall’adolescenza, nel 2007 è stato membro della prima Assemblea Nazionale del Partito Democratico.
Nel 2012, col gruppo delle Officine Democratiche di cui è stato uno dei soci fondatori, sostenne convinto la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra, fu membro del suo comitato elettorale e contribuì a costruire il programma specie in tema di diritti civili e libertà.
Nel gennaio 2013, annuncia la sua candidatura al Senato nella Lista Scelta Civica – Con Monti per l’Italia per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, suscitando numerose critiche per l’alleanza con il centro cattolico, ma anche manifestazioni di solidarietà.
Tuttavia, sempre secondo Wikipedia, il 16 gennaio, a distanza di pochi giorni, decide di abbandonare la corsa al Parlamento a seguito di quella che ha definito una “denigratoria campagna mediatica portata avanti in questi giorni ai miei danni soprattutto da Libero e da altri giornali ed emittenti”.
Il problema fu (secondo, appunto, alcune testate come voxnews, informazione.it – che riporta il link ad alcuni giornali toscani – e il quotidiano Libero) che certe immagini pedopornografiche erano state pubblicate – lui disse a sua insaputa – dal sito della sua discoteca in Versilia, Mamamia (sito oscurato dalla polizia postale). Secondo altre fonti (si veda per esempio qui) De Giorgi risultava proprietario di 4 siti pornografici.
Dal 2013 al 2015 fa il portavoce nelle staff del Sindaco del Comune di Viareggio, Leonardo Betti.
Dice Il Fatto Quotidiano che lavorerà nell’ufficio comunicazione, e si occuperà di informazione on line e social.
“Il suo nuovo incarico non sarà tanto legato alla sua componente “LGBT” quanto a quel know how digitale che ha avuto modo di acquisire e affinare creando, dirigendo e contribuendo ad affermare un media “di minoranza” nel panorama nazionale“, dice Gay.it.
Insomma, possiamo stare certi che sarà all’altezza di ricoprire l’incarico nell’interesse del Governo di tutto i cittadini italiani, a prescindere dal loro orientamento sessuale.
Garantisce Matteo Renzi.
Redazione
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