20/06/2013

Conferenza Episcopale Argentina: “El embrión es uno de nosotros”

Papa Francesco, in occasione della giornata dedicata alla “Evangelium Vitae”, ha detto: “Diciamo sì all’amore e no all’egoismo, diciamo sì alla vita e no alla morte, diciamo sì alla libertà e no alla schiavitù dei tanti idoli del nostro tempo. In una parola, diciamo sì a Dio, che è amore, vita e libertà, e mai delude”. Da pochi giorni il Parlamento argentino ha definitivamente approvato, con 204 voti favorevoli, 10 astenuti e nessun voto contrario, la legge che garantisce ai cittadini, senza limiti di età, di “orientamento sessuale” e di stato civile, l’accesso gratuito a tutti i tipi di trattamenti di “fecondazione assistita”. La legge fa già discutere: Martin Patrito, della piattaforma pro-life “Argentini Allerta”, teme che la legge permetterà “la manipolazione dell’embrione senza nessun tipo di limitazione”, violando inoltre “il diritto del bambino di avere un padre e una madre”.

Dalla Conferencia Episcopal Argentina arriva un comunicato titolato ‘El embrión es uno de nosotros’ (l’embrione è uno di noi). Ci siamo già occupati dell’argomento con un’intervista al dott. Toni Brandi che bene ci ha introdotti nel mondo pro-life, in difesa della vita e della famiglia. La Conferenza Episcopale Argentina solleva non poche preoccupazioni, come evidenzia il seguente comunicato, da noi tradotto:

‘’Riflessioni prima della entrata in vigore della legge sul pieno accesso alla procreazione assistita

Come Chiesa, abbiamo parlato in diverse occasioni sulle tecniche di procreazione artificiale, cercando di portare speranza alle persone coinvolte in casi di infertilità e sterilità, ma anche sottolineando che non tutto ciò che è tecnicamente possibile è eticamente e legalmente accettabile.

Il 27 aprile 2012 ricordavamo che “nel caso si continuasse con la fecondazione extracorporea, l’essere umano concepito in questo modo ha lo stesso status, dignità e diritti come tutti gli altri.” La trasmissione della vita umana ha una dignità che non può essere soggetta a parametri tecnici, così come va garantito il diritto all’identità dei bambini concepiti. Inoltre, la legge recentemente approvata “Accesso globale alla procreazione medicalmente assistita” solleva preoccupazioni circa la legalizzazione di nuove forme di manipolazione della vita umana nella fase embrionale.

La legge, all’articolo 2, prevede che queste tecniche siano applicate per ottenere una gravidanza. Al di là delle considerazioni bioetiche di fondo, si capisce che questo riflette chiaramente uno scopo riproduttivo che, nello spirito della legge, escluderebbe qualsiasi possibilità di distruggere gli embrioni.

Dopo la promulgazione della legge, per limitare i danni e contribuire al bene comune, è necessario vietare qualsiasi forma di distruzione di embrioni umani o la loro utilizzazione a fini commerciali, industriali o sperimentali.

Il nostro Paese ha una sapiente e umana tradizione giuridica di tutela della vita umana fin dal concepimento. Questa protezione, lungi dall’esprimere una visione religiosa, è manifestazione del rispetto dovuto ad ogni vita umana ed è alla base del funzionamento del sistema dei diritti umani.

A livello internazionale, è in corso un intenso dibattito circa la tutela della vita embrionale. L’Europa ha lanciato l’iniziativa “Uno di noi” per promuovere in tutto l’ambito della comunità europea la protezione degli embrioni umani da qualsiasi forma di manipolazione e distruzione. È quindi importante definire il riconoscimento dell’inizio della vita umana dall’esistenza dell’embrione. Lo stesso papa Francesco ha incoraggiato questa iniziativa nel suo discorso del 12 maggio 2013, affermando: “Vi invito a tenere l’attenzione di tutti sul tema importante del rispetto della vita umana dal momento del concepimento”.

di Enrico Verrazzani

banner Festini

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.