Lo spirito di un popolo che diventa lievito e modello mitopoietico. Questo è quanto la Russia di Vladimir Putin sta diventando: in un contesto culturale globale dove si gioca al ribasso, all’autodistruzione programmata, c’è chi prova ad ergersi sopra tutta la polvere e le macerie.
Il mondo occidentale assume sempre più l’aspetto di una barca alla deriva, succube della cultura del disimpegno, della morte e del nichilismo individualista. Pare defunto ogni concetto di Comunità, di vincoli, parentali e sociali.
In mezzo a tutto questo, il sole pare risorgere proprio ad est, da quella Russia che per cinquant’anni è stata la patria del comunismo ed ora riscopre la necessità di ritornare ai valori tradizionali e rinvigorirne l’importanza per la crescita naturale e sana dell’intera Nazione. Sotto tutti i punti di vista, infatti, Putin ha voluto strenuamente conquistare la propria sovranità, partendo proprio dalla rivendicazione della sacralità del solco all’interno del quale l’umanità è cresciuta ed ha prosperato per millenni.
Mentre l’Europa pare brancolare nel buio, presa a discettare di quisquiglie o, peggio, di brutali attacchi alla cultura tradizionale, la Federazione Russa deve essere monito di civiltà, soprattutto partendo dalla cellula base di tutte le Comunità: la famiglia.
Vladimir Putin dimostra di volersi assumere anche questo ruolo, per così dire, sovranazionale e metapolitico. Nel suo ultimo messaggio alle Camere, infatti, ha dichiarato:
“Sappiamo che ci sono sempre più persone nel mondo che sostengono la nostra posizione in difesa dei valori tradizionali che hanno costituito il fondamento spirituale e morale della civiltà in ogni nazione per migliaia d’anni: i valori delle famiglie tradizionali, della vera vita umana, che include la vita religiosa: non solo l’esistenza materiale, ma anche la spiritualità”.
Tutto ciò che è stato può rinnovarsi e tornare a vivere, i sepolcri di una civiltà possono essere altari di rinascita: se questo accade in un luogo, può avvenire ovunque. Questa è l’importanza dei modelli e dell’esser esempio.
Proprio per questo motivo siamo persuasi della necessità di far conoscere il più possibile la battaglia di civiltà che parte da Mosca, anche in Italia. A tale scopo un tavolo di associazioni, tra cui noi di Notizie ProVita, ciascuna con le proprie precipue attitudini e caratteristiche, ha deciso di convergere di questo messaggio ed organizzare un incontro sul tema “Russia ed Europa, la sfida del Terzo Millennio”.
L’appuntamento è fissato per sabato 15 febbraio, a Rovereto, presso la sala delle conferenze del Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto alle ore 20:30, con i nostri importanti ospiti, moderati dal pubblicista e giornalista Stefano Vernole.
Il tavolo dei relatori è di altissimo livello:
• Alexey Komov, Ambasciatore del WCF (Congresso Mondiale delle Famiglie) all’ONU, che da anni si occupa della difesa e promozione della famiglia tradizionale in Russia.
• Lorenzo Fontana, europarlamentare nonché capo delegazione del movimento Lega Nord al parlamento europeo e balzato agli onori della cronaca per aver organizzato l’accordo politico tra il movimento leghista ed altre forze euro-scettiche;
• il Prof. Paolo Taufer, esperto di geopolitica e autore di numerosi studi ed articoli che riguardano il ruolo della Russia nello scacchiere mondiale;
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L’iniziativa è organizzata da:
“La Torre” – www.associazionelatorre.com
“Terra e Identità” – www.terraeidentita.it
“ProVita” – www.provitaefamiglia.it
Associazione “Anthropos”
Con il supporto economico di
FELD Foundation – www.feldfoundation.com
Redazione