Sabato molti cittadini sono scesi in piazza a manifestare per il diritto alla vita, in difesa dei più piccoli, ma anche della donna che, credendo di essersi guadagnata il “diritto di aborto”, non si rende conto che si è solamente andata ad infilare in un tunnel nero che deve affrontare in totale solitudine.
I cortei NO194 di Milano e Caserta hanno visto una partecipazione come sempre civile, pacifica ma ferma, contestata aspramente da centri sociali e gruppi di femministe che dimostrano di saper serbare astio e rancore mai sopito in questi 40 anni.
In sostanza le manifestazioni si sono potute svolgere solamente grazie alla presenza delle forze dell’ordine, in un clima di aggressione verbale che avrebbe potuto sfociare in altro in assenza della polizia.
Tra i partecipanti al corteo per richiedere la soppressione della legge 194 vi era anche l‘infermiera di Voghera, Chiara Margherita Ulisse, che ha voluto partecipare al fianco del collega Giorgio Celsi, Vicepresidente dell’Associazione NO194, per ribadire che il compito dell’umanità tutta -ma con particolare riguardo a chi ha deciso di dedicare la propria vita alla professione medica- è di difendere la Vita.
Redazione