Un’ostetrica croata, Jaga Stojak, 49 anni, da 27 nella professione, è stata licenziata per essersi rifiutata di partecipare ad un aborto, all’ospedale Hrvatski Ponos, a Knin. La donna ha dichiarato al giornale The Adriatic Times che spesso le ostetriche contrarie all’aborto sono perseguitate in vari modi, sul posto di lavoro. Infatti lei stessa ha dovuto subire mobbing per molto tempo, nell’indifferenza generale dei sindacati e di tutti gli enti a cui aveva chiesto aiuto. In Croazia esiste il diritto all’obiezione di coscienza per medici ed infermieri, ma non per le ostetriche di Knin. Quindi la Stojak è decisa a far parlere di sé e se necessario a ricorrere alla Corte di Strasburgo, per fa sì che il diritto all’obiezione venga riconosciuto anche a lei e alle sue colleghe.
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di Peter Baklinski