La Corte interamericana dei diritti umani ad inizio luglio ha stabilito che il governo honduregno ha violato il diritto alla vita di una donna trans ed è responsabile del suo omicidio del 2009. Avete letto bene, il Governo dell’Honduras è condannato per la morte di una persona transessuale.
Perché è importante? La Sentenza della Corte stabilisce un precedente legale in tutta l'America Latina. Il corpo di Vicky Hernández era stato trovato la mattina dopo il colpo di stato del 2009. Le avevano sparato in testa e i primi soccorritori avevano giudicato l'ora della morte a metà della notte precedente, quando era in vigore un coprifuoco che permetteva solo ai militari e alle forze dell'ordine di uscire all'aperto. Human Rights Watch, organizzazione che si batte per la difesa di persone Lgbt, nonché dell’aborto, e che ha denunciato il caso alla Corte, ricorda che c'era "un contesto di violenza, detenzioni arbitrarie, omicidi e discriminazioni contro le persone Lgbt, e in particolare contro le donne trans che erano lavoratrici del sesso".
Un’accusa infondata, siccome nel pieno di un colpo di Stato violento appare assurdo pensare che i militari golpisti abbiano fatto differenze tra eterosessuali, omosessuali o transessuali nel perpetrare le loro violenze, soprattutto in pieno coprifuoco. Tuttavia la Corte Interamericana dei Diritti Umani ha creduto alla narrazione di HRW e delle organizzazioni arcobaleno honduregne. Il governo honduregno dovrà anche riaprire le indagini sull’omicidio, riconoscere pubblicamente il suo ruolo nella vicenda e adottare misure per consentire alle persone di aggiornare la loro identità di genere nei documenti, così come ha ordinato la Corte.
E qui sta il punto cruciale della Sentenza. Non solo un intero Governo che si era difeso da un tentativo di colpo di Stato è stato considerato colpevole di un omicidio commesso da un singolo componente delle forze armate, ma la Sentenza in realtà impone all’Honduras (impropriamente e fuori da ogni contesto del caso giudiziario in sé) di legalizzare il cambio di sesso sui documenti amministrativi dei cittadini con semplici autodichiarazioni.
Ci si chiede, infine – proprio per sottolineare l’assurdità del caso – come mai se l’Honduras è colpevole per la morte di una persona trans, lo stesso governo non dovrebbe esserlo anche per i tanti altri morti e feriti (di qualsiasi orientamento sessuale, provenienza, classe sociale o etnia) che ci sono stati durante lo stesso colpo di Stato.