Non solo una battuta di cattivo gusto, ma un vero e proprio inno alla pedofilia. E’ quanto accaduto in Giappone, dove sta facendo discutere una dichiarazione di un membro della Camera dei Rappresentanti, il 56enne Hiranao Honda.
Honda ha fatto un commento sulla proposta di legge per aumentare l'età minima del consenso sessuale in Giappone dai 13 ai 16 anni. Al momento nel paese del Sol Levante, infatti, un bambino di 13 anni ha pieno diritto di acconsentire ad atti sessuali con un adulto.
In Giappone un tredicenne è considerato troppo giovane per entrare in un supermercato e comprare una birra o un pacchetto di sigarette, ma se vuole andare in un ‘love hotel’ accompagnato da uno sconosciuto di 50 anni, allora è assolutamente un suo diritto farlo. Mentre si discuteva di questo cambiamento di legge atteso da tempo, Honda ha dichiarato pubblicamente, che avrebbe “trovato assurdo se un uomo di 50 anni avesse fatto sesso con una ragazza di 14 anni e fosse andato in prigione per questo”. Un politico non dovrebbe subire conseguenze, anche gravi, per aver detto che fare sesso con un bambino è normale?.
Il politico ha cercato di rimediare alle due gravi dichiarazioni scusandosi, ma ad oggi nessuno ha ancora chiesto le dimissioni di Hiranao Honda e rimane uno di quei politici che deciderà sui futuri diritti e sulle tutele dei bambini e del loro consenso sessuale.
Un campanello d’allarme, queste dichiarazioni, che dovrebbe far riflettere su come in alcuni paesi, anche in Giappone, la pedofilia non solo non viene combattuta sul serio, ma viene in qualche modo tollerata.