In Cile, Paese ancora colpito dalla pandemia Covid, prosegue il dibattito per liberalizzare aborto ed eutanasia. Una possibilità che andrebbe a svilire la stessa professione medica, che invece dovrebbe prendersi cura e rispettare la dignità di tutta la vita umana, senza eccezioni.
I due progetti sono entrambi in discussione al Congresso dei deputati del Paese: da un lato si vuole modificare il codice penale ed espandere l'accesso all'aborto fino a 14 settimane di gestazione senza specificarne i motivi. (L'attuale legge sull'aborto permette questa pratica fino a 12 settimane di gestazione in caso di stupro e solo nel caso di una minorenne sotto i 14 anni il termine è esteso a 14 settimane di gravidanza). Il secondo progetto di legge, già approvato in Commissione, è quello sulla morte con dignità e cure palliative.
La legge, che passerà attraverso l’ iter costituzionale al Senato, stabilisce che una persona di età superiore ai 18 anni può essere sottoposta a eutanasia se le viene diagnosticato un problema di salute grave e irrimediabile. Tuttavia, l’atto medico compassionevole dovrebbe essere quello che mira ad alleviare la sofferenza, mai a porre fine alla vita del paziente. Perciò negli scorsi giorni il Rettore dell’Università Cattolica del Chile ha ricordato che “le cure palliative " sono una disciplina che si è sviluppata ampiamente negli ultimi decenni, la sua attuazione corretta e tempestiva collabora efficacemente per alleviare la sofferenza associata alla malattia, e che le persone possono vivere senza disagio e con la migliore qualità di vita possibile fino alla loro morte”.
La tendenza a legalizzare l’eutanasia, però, purtroppo percorre tutta l’America Latina, ma fortunatamente questa tentazione omicida dei più deboli, malati ed anziani è stata fermata in Colombia. Nel paese, dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2017 che legalizzava l’eutanasia (anche per i minori) ma chiedeva al Congresso di regolarla, nei giorni scorsi e con un’ampia maggioranza il Congresso ha bocciato ogni tentativo di regolamentarla e dunque reso di fatto inefficace l’attuazione della precedente sentenza.
Le tentazioni suicide delle società occidentali e dell’America Latina, nelle quali sempre più si ampliano le legislazioni a favore dell’aborto (morte dell’innocente nascente) e dell’eutanasia (morte dell’anziano e malato) dovrebbero essere affrontate per quello che sono: una ribellione violenta verso la propria storia e una sfiducia profonda verso il futuro. Riempirsi la bocca di ‘dignità umana’ o ‘diritti umani’ e contemporaneamente affannarsi ad eliminare i bimbi nascenti o gli anziani e malati è segno di una schizofrenia totale.