30/04/2021 di Luca Volontè

DAL MONDO - Machu Picchu, la nuova attrazione? La bandiera arcobaleno

In Perù, in attesa del ballottaggio per la elezione del Presidente del prossimo 6 giugno, nel quale si scontreranno la pro life e pro famiglia Keiko Fuijmori e l’abortista e comunista Pedro Castillo, il Governo uscito con le ossa rotte dalle elezioni della scorsa settimana ha deciso di procedere comunque nelle sue iniziative sempre più apertamente favorevoli alla ideologia LGBTI.

L’ultima trovata, di questo si tratta, è la costruzione di una bella piazza su un altopiano nella comunità di Collpani, con una vista spettacolare sulla giungla, parte delle nuove attrazioni nel distretto di Machu Picchu. L'infrastruttura è stata costruita allo scopo di valorizzare le aree verdi, con illuminazione pubblica, una piscina, sedili e sculture in pietra. Il sindaco di Machu Picchu Darwin Baca ha specificato che questo spazio mira a promuovere lo sviluppo del turismo nell’area e farà parte delle attrazioni dell'accesso amazzonico, noto come Hidroelectrica-Aguas Calientes, alle meraviglie universali della regione.

Il progetto ha comportato un investimento di circa 1,4 milioni (circa 377.867 dollari), una spesa comunque inconcepibile per un paese che soffre ancora di una gravissima crisi da Covid e nel quale solo nei giorni scorsi la missionaria italiana Nadia de Munari è stata assassinata.

Ciò che dovrebbe indignare ancor più è la scelta della comunità locale, regionale e del Governo nazionale di issare all’interno della nuova area verde due bandiere, quella del Perù e quella ‘arcobaleno’. Bandiera LGBTI che si erge a simbolo della Repubblica di un paese che tutti sperano cambi volto con l’elezione di un nuovo Presidente pro life.

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