E’ di aprile la proposta di legge fortemente voluta dal Governo spagnolo di Mariano Rajoy atta a limitare l’aborto a poche e chiare casistiche, ponendo fine, di fatto, al cosiddetto diritto delle donne di scegliere arbitrariamente.
Rajoy parte dalla semplice constatazione che il diritto alla vita è inalienabile e da ciò tutto deve esser fatto discendere.
Ora la palla dovrà passare al Parlamento.
Se tale proposta dovesse esser approvata, la Spagna considererà ammissibile l’aborto solo in caso di stupro e di rischio per la salute fisica o psichica della donna. L’eventuale malformazione del bambino non sarà motivo valido per accedere alle pratiche abortive. Fuori, quindi, da queste due categorie, l’aborto sarà considerato un reato.
Dalla Spagna ci arriva un monito: se le motivazioni sono forti ed i governi rispettano i diritti dell’uomo fino infondo, la battaglia contro l’omicidio prenatale non solo è percorribile ma può condurre anche a modifiche sul piano normativo. Sempre sperando che il Parlamento spagnolo risponda positivamente a questa chiamata.
Redazione