Eroine quotidiane. O solamente mamme.
Mamme che conoscono istintivamente il valore della Vita del figlio, che sia custodito nel proprio utero o vestito a festa per il matrimonio.
Così Nicola Cockx ha deciso di sacrificare se stessa per donare la Vita alla figlia: muore a 35 anni di un cancro che sarebbe stato curabile ma solo a patto di sottoporsi a cicli di chemioterapia e ad un trapianto di cellule staminali, tutte procedure che avrebbero potuto nuocere alla salute della piccola.
Al bivio Nicola si è presentata come Chiara Corbella: certa della sua scelta e convinta di portarla a termine. Qualunque cosa accada.
Così è nata Harriet, una bambina sanissima, mentre la madre non ce l’ha fatta...
Redazione