Giovedì 11 aprile il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione che invita il Consiglio europeo a modificare l’articolo 3 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea inserendovi un nuovo “diritto all’aborto” e rendendo l’uccisione di un bimbo inerme nel grembo materno un “valore comune”. I voti a favore sono stati 336, i contrari 163, gli astenuti 39.
Riportiamo di seguito i voti favorevoli, contrari, le astensioni e le assenze degli Eurodeputati italiani, anche per fornire elementi utili a orientare il voto alle prossime Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno 2024 (l’elenco è suddiviso per tipo di voto e partito italiano di appartenenza dell’Eurodeputato).
FAVOREVOLI all’aborto come “diritto fondamentale”
Forza Italia (2)
Alessandra Mussolini, Lucia Vuolo
Lega (1)
Gianna Gancia
Partito Democratico (9)
Pietro Bartolo, Andrea Cozzolino, Brando Benifei, Paolo De Castro, Camilla Laureti, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Giuliano Pisapia, Irene Tinagli
Movimento 5 Stelle (7)
Tiziana Beghin, Maria Angela Danzì, Laura Ferrara, Dino Giarrusso, Sabrina Pignedoli, Ignazio Corrao, Rosa D’Amato
Azione (1)
Fabio Massimo Castaldo
CONTRARI all’aborto come “diritto fondamentale”
Fratelli d’Italia (7)
Sergio Berlato, Elisabetta De Blasis, Carlo Fidanza, Chiara Maria Gemma, Pietro Fiocchi, Denis Nesci, Nicola Procaccini
Lega (15)
Matteo Adinolfi, Alessandra Basso, Paolo Borchia, Marco Campomenosi, Susanna Ceccardi, Rosanna Conte, Paola Ghidoni, Valentino Grant, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Antonio Maria Rinaldi, Maria Veronica Rossi, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Marco Zanni
Forza Italia (4)
Aldo Patriciello, Lara Comi, Salvatore De Meo, Stefania Zambelli
Sudtiroler Volkspartei (1)
Herbert Dorfmann
ASTENUTI
Lega (1)
Anna Cinzia Bonfrisco
ASSENTI
Forza Italia (6)
Isabella Adinolfi, Caterina Chinnici, Matteo Gazzini, Fulvio Martusciello, Francesca Peppucci, Massimiliano Salini*
Lega (5)
Massimo Casanova, Angelo Ciocca, Gianantonio Da Re, Alessandro Panza, Silvia Sardone
Fratelli d’Italia (3)
Giuseppe Milazzo, Vincenzo Sofo**, Raffaele Stancanelli
DC (1)
Francesca Donato
Partito Democratico (8)
Mercedes Bresso, Peatrice Covassi, Franco Roberti, Elisabetta Gualmini, Daniela Rondinelli, Massimiliano Smeriglio, Patrizia Toia, Achille Variati
Movimento 5 Stelle (2)
Mario Furore, Marco Zullo
Italia Viva (1)
Nicola Danti
Azione (1)
Giuseppe Ferradino
* Massimiliano Salini (FI) ha comunicato di non aver potuto partecipare al voto per un impedimento personale ma di considerare la Risoluzione pro-aborto “inutile nella forma, violenta nel metodo, dannosa nei contenuti”.
** Vincenzo Sofo (FdI) ha firmato un comunicato stampa successivo al voto fortemente critico contro la Risoluzione, di cui si denuncia l’“approccio ideologico e pericoloso, non solo contro il diritto alla vita, ma anche contro i Trattati europei”.
SITUAZIONE CENTROSINISTRA – INVOTABILE
Il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi) hanno attivamente sostenuto la risoluzione pro-aborto o non hanno partecipato al voto. Questi partiti sono dunque assolutamente invotabili per chi ha a cuore la dignità umana dei concepiti.
SITUAZIONE CENTRODESTRA
Fratelli d’Italia conta 7 contrari e 3 assenti
Il partito, anche considerando la dichiarazione post-voto fortemente critica sulla Risoluzione di uno degli assenti (Sofo), si è dimostrato affidabile nell'occasione di questo voto. Sugli Eurodeputati assenti (Milazzo, Stancanelli) il giudizio è da considerarsi critico fino a verifica delle cause dell’assenza.
La Lega conta 15 contrari, 5 assenti, 1 astenuto e 1 favorevole
Il partito si è dimostrato affidabile nell'occasione di questo voto, ad eccezione delle Europarlamentari Bonfrisco (astenuta) e Gancia (favorevole) che non possono essere sostenute alle prossime Elezioni Europee. Sugli Eurodeputati assenti (Casanova, Ciocca, Da Re, Panza, Sardone) il giudizio è da considerarsi critico fino a verifica delle cause dell’assenza.
Forza Italia conta 7 contrari, 6 assenti e 2 favorevoli
Il partito si è dimostrato tendenzialmente poco affidabile sul tema della difesa della vita in Unione Europea, avendo la maggioranza del gruppo disertato il voto o votato a favore (Mussolini e Vuolo, invotabili alle prossime Elezioni Europee). Tra l’altro, occorre segnalare che del gruppo europeo a cui Forza Italia fa riferimento, il Partito Popolare, ben 43 membri hanno votato a favore della Risoluzione pro-aborto. Sugli Eurodeputati italiani assenti (Adinolfi, Chinnici, Gazzini, Martusciello, Peppucci), salvo il caso di Salini (vedi sopra), il giudizio è da considerarsi critico fino a verifica delle cause dell’assenza.
Occorre ricordare che la Risoluzione approvata ha valore esclusivamente politico e non crea nessun vincolo giuridico per gli Stati membri, perché la regolamentazione dell’aborto è di loro esclusiva competenza e perché la Carta dei Diritti può essere modificata solo col consenso unanime di tutti i 27 Stati dell’UE, che attualmente non sussiste.
Allo stato, dunque, la Risoluzione rimane di fatto lettera morta, essendo altamente improbabile che, per di più a poche settimane dal rinnovo del Parlamento Europeo nelle prossime elezioni di giugno, il Consiglio europeo possa anche solo prendere in considerazione di avviare un formale e complesso processo di modifica della Carta dei Diritti Fondamentali.