Susan E. Arnold sarà la prima presidente donna (chairwoman) di Disney. Nominata da poco dal Cda, prenderà il posto di Bob Iger.
C’è già chi grida alla rivoluzione, in quanto “finalmente” arriva - dopo circa un secolo - una donna alla guida del colosso dell’animazione. Rivoluzione certamente sì, ma in peggio, perché il peggio è quello che ci dobbiamo aspettare d’ora in poi, visto che la Arnold è considerata una delle donne più potenti al mondo, non solo per i ruoli svolti in alcune tra le più grandi multinazionali del mondo, ma soprattutto per il suo impegno a favore dei diritti Lgbtq.
La successione - come riposta La Stampa - sarà effettiva alla fine dell’anno. Già da 14 anni nel ruolo di consigliera del Cda proprio di Disney, è stata considerata, appunto, più volte dalle riviste Fortune e Forbes tra le donne più potenti al mondo, è apertamente omosessuale ed è una fervente attivista Lgbtq.
Un attivismo e un potere, quello di Susan E. Arnold, che da sempre - per quanto riguarda le tematiche arcobaleno - si concretizza soprattutto nel mondo dello spettacolo e in generale del business.
Ecco perché ci aspettano tempi bui e pericolosi per i nostri figli e il loro divertimento per mezzo dei cartoni animati. Proprio quei cartoni animati che hanno fatto crescere tantissime generazioni e che sono, anzi erano, un faro nell’educazione e nel divertimento di milioni di bambini. Cartoni animati che, ahinoi, ora rischiano di prendere irrimediabilmente una piega apertamente è fortemente arcobaleno.
Vigilare sull’educazione dei nostri figli ora non è più un semplice consiglio. È d’obbligo.
Fonte: La Stampa