Oltre al momentaneo e illusorio vantaggio particolare, non definirei il divorzio e l’aborto conquiste , ma dei veri e propri “escamotage” di una società che ha trasformato la licenza in libertà, la verità in contraffazione e, la devastazione dell’ambiente l’ha chiamata progresso. La società va migliorata al suo interno per essere definita civile. Non è nel trionfo del “meno-peggio”, che daremo un futuro ai nostri figli. Le società moderne relativiste e opportuniste, giocano sulla diaspora del nucleo familiare, per meglio controllare, schiavizzare e far consumare. Noi dobbiamo ribellarci a questo gioco sporco. Il solo modo per uscire da questa situazione, è rimanere uniti, in primis, all’interno del nucleo famigliare, e solidali nel contrastare la barbarie morale e mentale del liberismo pagano. Io combatto e combatterò per una società di famiglie unite, con tanti figli e nipoti cresciuti sotto il lsole di valori imperituri (la religione non c’entra), nello spirito della solidarietà, e dell’etica (sperando che ancora qualcuno, ne conosca il suo vero significato). Io sono un uomo moderno, il più moderno e, proprio in virtù di questo motivo, non racconterò mai ai miei figli che il divorzio e l’aborto sono state conquiste di civiltà. Il mio ideale politico si rifà ai valori del novecento di uguaglianza e libertà dove nessuna “idea dominante” avrebbe mai potuto speculare sulle debolezze, e fare leva sul lato peggiore degli individui per essere, in seguito, mistificata e spacciata come un diritto.
Quando presto, lo stupro, sarà pratica comune, arriverà un Pannella del cazzo con la solita idea brillante: legalizziamolo!!!
” Tirelli mette lo stupro sullo stesso piano dell’aborto!!!!!!!”
Si, esattamente sullo stesso piano come farei per la catastrofe ambientale e il trapianto d’organi. Io ho la mia di testa, e nessun caprone omologato potrà minimamente scalfire le mie certezze. Si, è vero, io ho delle certezze!!! Grazie a Dio, io penso al di fuori del Sistema, ritenendolo un elemento destabilizzante e parametro di stampo relativista, opportunista e nazifascista.
La società che ci circonda è lo schifo prodotto anche da queste che ci ostiniamo a chiamare conquiste, e diritti. Nessun divorzio o aborto, stupro o droghe, trapianto di organi e “progresso”, saranno in grado di migliorare la condizione dell’uomo monco moderno ne, tantomeno, attenuare il suo disagio esistenziale e la frustrazione relativa all’incapacità di confrontarsi con solidi punti di riferimento.
L’uomo moderno non conosce la felicitàn e il suo dolore sarà sempre più profondo e pungente. La causa di tutto questo è la nostra cazzonaggine.
Non vorrei essere frainteso da una sommaria, pregiudiziale e superficiale lettura di quando sopra da me affermato. La mia è una provocazione che ha lo scopo di scuotere le coscienze dall’accettazione preventiva e incondizionata di pratiche relative a temi così sensibili e dal rischio di assuefazione.
Non credo nel modo più assoluto, che il concetto di civiltà, libertà e dritto, coincidano con queste “conquiste”, ne tanto meno, che il mondo, prima di adesso, fosse avvolto da un totale oscurantismo. E’ vero l’esatto contrario come del resto, l’immagine raccapricciante della nostra realtà, conferma in maniera incontrovertibile.
Sorrido di fronte agli esempi del prezzemolo e di ferri da calza (usati in passato per abortire), addotti in maniera strumentale e per niente efficace, come le pistole fumanti di delitti efferati. Potrei, al contrario, portare un’infinità di esempi, di scempi, di aberrazioni, di vizi e perversioni, carta di identità del nostro quotidiano vivere, che farebbero impallidire qualsiasi passato. La verità è che siamo a tal punto dipendenti da questa realtà che ci è negata la capacità di immaginarne un’altra, diversa e conforme alla vera natura dell’uomo.
Il divorzio, l’aborto, gli anticoncezionali e affini, non sono che palliativi, e quelli che oggi, vengono platealmente definiti diritti, degli escamotages; del tutto leciti, ma sempre escamotages, che risolvono si, il problema dal punto di vista tecnico ma ben lontani dal produrre gli anticorpi necessari a contrastare la degenerazione e l’appiattimento della coscienza individuale. Dobbiamo recuperare le ragioni per un mondo giusto ritenendo, quelle che oggi sono impropriamente definite conquiste di civiltà, una estrema forma di sopravvivenza agli attacchi mortali di una società perversa e senza futuro.
09/11/2013
Divorzio e aborto: non progesso ma opportunismo. Lo stupro sarà la prossima conquista in nome della libertà?
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