07/10/2013

Donna incinta muore al Sant’Orsola Inchiesta per omicidio colposo

A Milano, nell’eccellente ospedale Niguarda, una donna muore dopo un aborto chirurgico. Qualche giorno prima al Sant’Orsola di Bologna avviene una tragedia analoga, dopo un’amniocentesi per un aborto “terapeutico”. Chissà: forse l’aborto legale non è poi così sicuro....??? (ndr)

Una donna di 33 anni, alla 21esima settimana di gravidanza, è morta all’ospedale Sant’Orsola. La direzione dell’azienda ospedaliera ha segnalato alle autorità competenti il decesso impegnandosi a far luce sulla tragedia: “Nell’esprimere il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia, il Policlinico di Sant’Orsola conferma il proprio impegno ad analizzare ogni aspetto di quanto accaduto”.

La 33enne era alla 21esima settimana di gestazione, una nota del policlinico ricostruisce i fatti: “Avendo un’ecografia morfologica rilevato malformazioni fetali significative, nella giornata di mercoledì era stata eseguita un’amniocentesi per completare la consulenza genetica. L’esame era stato accompagnato da una profilassi antibiotica.

Nella serata di ieri la donna si era presentata al Pronto Soccorso ostetrico con dolori addominali. Dopo un tentativo non riuscito di indurre il parto, verificata la morte del feto si è provveduto a un intervento d’urgenza.

A seguito dell’intervento la donna, in condizioni molto critiche, dopo diversi arresti cardiaci è deceduta nella mattinata odierna“.

La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo, affidato al pm di turno Manuela Cavallo e al pm Augusto Borghini (del pool di pm che si occupa di colpe mediche) ipotizza il reato di omicidio colposo. I magistrati valutano anche la contestazione dell’aborto colposo. Verrà  fatta l’autopsia, fissata per metà della prossima settimana.

“E’ un fatto grave”, e “siamo gia’ al lavoro per capire la dinamica degli eventi”, ha detto l’assessore regionale alla Sanita’, Carlo Lusenti. La dinamica dei fatti “va chiarita al piu’ presto”, per questo “ho gia’ avviato le procedure necessarie affinche’, per quello che ci compete come Regione, si possa contribuire nel migliore dei modi a valutare la sequenza degli eventi che hanno preceduto il decesso della signora”.

 

Blu-Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.