La BBC ha presentato recentemente la testimonianza di otto donne di diversi paesi (tra cui Stati Uniti, Nepal, Tanzania e Venezuela) e le loro esperienze negative sulla pillola anticoncezionale. Ce lo ha segnalato Calvin Friburger, su LifeSiteNews. E ce lo siamo andati a vedere qui.
È stata una puntata della serie “The Health Gap” di BBC Future, che esplora le esperienze delle donne nel sistema sanitario nazionale (NHS) inglese, a confronto con l’esperienza degli uomini. Si intitola “It sucked” che equivale a “È stato uno schifo”.
Queste donne intervistate avevano fatto ricorso alla pillola anticoncezionale per diversi motivi, non solo per prevenire la gravidanza, ma per esempio anche per curare le cisti e il sanguinamento mestruale troppo abbondante (quante volte il ginecologo consiglia la pillola alle ragazzine per “regolarizzare il ciclo”?). Le conseguenze fisiche e psichiche che hanno subito sono state altrettanto varie.
Dolori muscolari in tutto il corpo e palpitazioni cardiache, per una delle donne intervistate, depressione e diminuzione del desiderio sessuale per un’altra, macchie cutanee, aumento di peso, bolle sotto le braccia, un’embolia polmonare e una trombosi per altre.
«Sono stata sveglia per tre giorni di seguito perché avevo attacchi di ansia così folli che non riuscivo a dormire», spiega una. E l’ansia e la depressione sono continuate nonostante avesse assunto medicinali ad hoc.
Un’altra delle donne intervistate ha detto che subiva attacchi di emicrania così forti e debilitanti che ha dovuto lasciare il lavoro di insegnante.
La buona notizia è che non ci è voluto molto tempo, dopo che hanno smesso di prendere la pillola, perché le donne vedessero miglioramenti.
La cattiva notizia è che, quando hanno cercato aiuto, i medici non prendevano neanche in considerazione la pillola come possibile causa dei disturbi. Nessuno, tra gli psicologi o terapeuti o ginecologi consultati dalla donna con gli attacchi d’ansia. La donna afflitta da emicranie e crisi convulsive dice di aver visto nove neurologi che hanno provato 32 diversi farmaci per un periodo di due anni.
Evidentemente l’inganno della propaganda (mortifera) colpisce anche i medici; e che la scienza sia troppo spesso sottomessa all’ideologia è un dato di fatto su cui abbiamo purtroppo le prove provate in tante occasioni (si vedano solo per esempio le posizioni assurde che assumono l’Oms o le varie associazioni professionali in tema non solo di contraccezione, ma anche di aborto, o di disforia di genere).
Basti ricordare che noi abbiamo l’Agenzia di controllo sui farmaci (Aifa), e i giudici che le hanno retto il gioco, che mente sistematicamente sui bugiardini (bugiardoni) delle varie pillole del giorno dopo o dei 5 giorni dopo, delle quali viene omesso il probabile effetto abortivo.
A proposito di queste pillole, che NON dobbiamo chiamare “contraccettivi di emergenza”, poi, se le pillole anticoncezionali fanno male, queste – che contengono gli stessi principi attivi molto più concentrati e potenziati – fanno senz’altro peggio.
«Proprio come le sigarette, la pillola dovrebbe aver scritte tutte le controindicazioni sulla scatola», protesta una delle donne in Tv.
Il programma della BBC poi devia sulla “discriminazione” di genere: «Perché un uomo non deve affrontare tutti questi rischi?». Forse qualcuno ritiene che “per parità” sarebbe bene avvelenare con qualche “pillolo” anche gli uomini. A noi sembra più ragionevole smettere di avvelenare le donne e di ingannare loro e anche i medici.
Le varie Planned Parenthood, le femministe, i radicali sono aggressivi sostenitori della pillola anticoncezionale, fanno pressione perché sia ampiamente e facilmente disponibile anche per le minorenni. Si veda qui da noi il “bell’esempio” dato dalla Regione Piemonte e dall’Emilia.
Di tutte le conseguenze perniciose della contraccezione – nell’interesse della salute delle donne – su questo portale abbiamo parlato in decine e decine di occasioni (se aprite gli articoli linkati, al loro interno trovate tanti altri link): rischio di coaguli di sangue, perdita di capelli, morbo di Crohn, contrazione del cervello, cancro al seno, indurimento delle arterie, glaucoma e cancro del collo dell’utero.
Con l’aborto sta accadendo la stessa cosa: abbiamo da mesi raccolto firme perché le donne siano informate in modo veritiero, corretto e completo sulle conseguenze fisiche e psichiche cui vanno incontro. I radicali ci hanno aggredito dicendo che propaliamo fake news...
Il fatto è che quando si va contro natura (e la contraccezione e l’aborto sono ferite profonde alla natura umana), se ne pagano le conseguenze. Ma i cultori della morte sono contro natura per definizione e non sentono ragioni.
E poi, in nome della “autodeterminazione” che va tanto di moda, è giusto che le donne siano informate davvero sui rischi che corrono quando “scelgono” certe pratiche. Se no, che scelta è?
Donne, ribelliamoci: dovremmo essere davvero stufe di essere prese in giro.
Franesca Romana Poleggi