Una delle tante menzogne tipiche per pilotare l’opinione pubblica sul tema dell’aborto è quella secondo cui le donne sarebbero tendenzialmente favorevoli all’interruzione di gravidanza. Con la scusa della “libertà di fare del proprio corpo ciò che si vuole”, infatti, i movimenti abortisti, pur mostrandosi a sostegno dei diritti delle donne, non fanno altro che usarle per i propri scopi. Ed è per questo che vogliamo riproporre questo articolo, già pubblicato in passato a firma di Luca Scalise, su queste vere e proprie fake news.
Quanta sofferenza, infatti, porta molte donne ad abortire e quanti traumi, spesso, le accompagnano dopo l’aborto. Mentre, però, noi pro life ci impegniamo ad offrire alle donne tutto l’aiuto possibile per la gravidanza e tante valide alternative all’aborto, dall’altra parte c’è chi in nome dell’autodeterminazione non vuole lasciar loro altra scelta che quella di abortire.
Così, per mostrare l’aborto come un segno di emancipazione sociale, è sufficiente inventarsi che la maggior parte delle donne ne sostengano la pratica, senza alcun limite. Non è affatto vero.
Conviene, infatti, agli abortisti mostrare i movimenti pro life come organizzazioni prevalentemente maschili o, comunque, guidate da uomini ed aventi come scopo nascosto quello di avere sempre voce in capitolo sulle scelte delle donne. È il classico modo di presentare le associazioni pro life disegnandole come se fossero un tentativo di imporre il maschilismo a tutti i costi.
L’evidenza mostra il contrario. I risultati dell’ultimo Gallup Poll rivelano come non vi siano affatto differenze significative tra l’opinione che gli uomini e le donne hanno dell’aborto. Se ci pensiamo, poi, fra i principali volti del mondo pro life ci sono quelli di tante donne. Ricordiamo, ad esempio, Gianna Jessen, sopravvissuta all’aborto salino tardivo, che si chiedeva dove fossero i suoi diritti di donna mentre veniva abortita, e tante altre donne a cui abbiamo dato risalto per il loro impegno in difesa della vita.
Insomma, tanti sono i modi con cui si cerca di trascinare l’opinione pubblica a favore dell’aborto. Ecco perché noi di Pro Vita e Famiglia e tanti altri continueremo ad impegnarci per fare chiarezza, perché nessun’altra donna venga presa in giro e perché a nessuno sia più negato il diritto fondamentale alla vita.