Lo scorso fine settimana ProVita ha partecipato alla Conferenza Internazionale “Donne verso l’agenda per lo sviluppo post-2015: Quali sfide dagli obiettivi di sviluppo sostenibile?”
Il convegno è stato organizzato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (PCGP), dall’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (UMOFC) e dal World Women’s Alliance for Life and Family (WWALF).
Dal 22 al 24 maggio 2015, presso il Church Village, a Roma, si sono riunite donne di ogni parte del mondo in rappresentanza di decine di associazioni.
Il Card. Peter K. A. Turkson, Presidente PCGP, l’On. Olimpia Tarzia, Presidente WWALF, e la prof.ssa Maria Giovanna Ruggieri, Presidente UMOFC, hanno aperto i lavori, col saluto ai partecipanti, evidenziando il ruolo della specificità femminile e della donna, come risorsa necessaria per il cambiamento e lo sviluppo.
Quindi, la dott.ssa Marta Rodriguez, Direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna, dell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (Spagna) ha messo in luce l’importanza dell’antropologia femminile nella cultura moderna, e ha analizzato i mutamenti semantici dei termini di riferimento fondamentali.
E’ poi intervenuta la prof.ssa Maria Grazia Vergari, Vicepresidente per il Settore Adulti dell’Azione Cattolica (Italia), che ha spiegato quale ruolo le donne oggi possono ricoprire nell’ambito dell’educazione.
L’on. Olimpia Tarzia, Presidente del WWALF, del Movimento PER, Consigliere della Regione Lazio, da sempre impegnata nel Movimento Per la Vita, ha parlato della mercificazione delle donne e dell’essere umano cui oggi la società assiste quasi impassibile: la fecondazione artificiale e soprattutto l’orrenda pratica disumana dell’utero in affitto, prendono sempre più piede in tutto il mondo, grazie anche agli enormi profitti che conseguono le cliniche per la fertilità, le banche di gameti, le agenzie schiaviste che procurano uteri in affitto.
Dott. Kevin Hyland OBE, Commissario indipendente anti- schiavitù (Regno Unito), ha messo in luce come la tratta degli esseri umani – e in particolare delle donne – sia un fenomeno ancora per nulla eliminato dal panorama civile e sociale del XXI secolo.
Di violenza contro le donne ha parlato la prof.ssa Anne Leahy, già Ambasciatore del Canada presso la Santa Sede e Professoressa associata alla Facoltà di Studi Religiosi dell’Università McGill (Canada).
La dott.ssa Flaminia Giovanelli, Sotto-segretario PCGP, ha illustrato la situazione delle donne lavoratrici e la difficile conciliazione della condizione di lavoratrice e madre.
La dott.ssa Amelita King-Dejardin, Esperta per il lavoro domestico dell’ILO (Filippine), ha spiegato le azioni in atto e in potenza che servono e servirebbero a tutelare le bambine e le donne nel lavoro domestico e manifatturiero, mentre la dott.ssa Valentina Franchi, Esperta in questioni di genere e sviluppo – Divisione “Protezione sociale” FAO (Italia), ha concentrato il focus del suo intervento sul lavoro agricolo.
La dott.ssa Rosaline Nkganku Menga, Presidente del Coordinamento per l’Africa UMOFC (Camerun), ha analizzato la situazione delle donne nelle imprese e delle donne imprenditrici.
Il giorno seguente i partecipanti si sono divisi in gruppi di lavoro. Nel corso della giornata, in sessioni parallele, hanno esaminato, nell’ambito di quattro diversi atelier tematici, la gran parte degli OSS sul tavolo di negoziazione in seno alle Nazioni Unite. Gli atelier sono stati introdotti da una best-practice e in plenaria, alla fine, ci si è scambiati i risultati dei diversi gruppi di studio: ecologia umana e dignità della donna, educazione e lavoro, povertà e ambiente, pace e sviluppo.
Nel giorno di domenica 24 maggio, i partecipanti al convegno hanno assistito alla S.Messa di Pentecoste nella Basilica di San Pietro. Sua Santità il Papa ha lodato e incoraggiato l’iniziativa.
Redazione