Abbiamo scelto la foto della famosa statua di Marco Aurelio (quella del campidoglio, di Roma) per introdurre questo articolo sul Gosh, l’ospedale che ha ricoverato curato e ucciso Charlie Gard (nel suo “miglior interesse”, si badi bene).
Vediamo chi risponde alla domanda:
Che c’entra la statua di Marco Aurelio con l’ospedale di Charlie?
Intanto leggiamo che «il caso Charlie Gard ha reso “più determinata” l’attività benefica dell’Ospedale di Great Ormond Street (GOSH)» che sta organizzando la raccolta fondi annuale per finanziare la ricerca. Ne scrive il Daily Mail di ieri, 29 agosto.
L’articolo riporta gli interventi di vari testimonial, di ex pazienti più o meno famosi, che hanno lodato l’attività del GOSH, un ospedale di indiscussa eccellenza non solo in ambito nazionale, ma probabilmente anche europeo.
Hanno parlato ad un evento organizzato per promuovere una maratonina di beneficenza ad Hyde Park, in cui Jacqui Segal, vice direttrice dei partenariati della GOSH Children’s Charity, ha dichiarato che hanno intenzione, con la prossima raccolta fondi di raccogliere 1 milione di sterline per migliorare la vita dei pazienti. Nel loro “miglior interesse”, si intende. Come per il piccolo Charlie.
Alla domanda se la pubblicità intorno al caso di Charlie Gard avesse influenzato negativamente le donazioni per l’ospedale, la Segal ha detto di no. Ha detto che vogliono usare questi denari per finanziare una ricerca pionieristica che serva ad aiutare a rendere la vita dei pazienti in ospedale un po’ più sostenibile.
Charlie, dal Cielo, sorride benevolo.
Redazione
PS: Avete risposto alla domanda iniziale? Che c’entra la statua , la bella faccia di Marco Aurelio con il GOSH, il fundraising e Charlie Gard? Vi do un altro indizio: la statua è di bronzo.
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