Il bando del Programma operativo nazionale, Pon, discrimina le scuole paritarie nella richiesta di fideussione bancaria per l'accesso ai finanziamenti del fondo strutturale europeo. Per accedere alle risors, infatti, è richiesto alle scuole di presentare apposita fideiussione bancaria o polizza assicurativa per un importo pari alla quota di risorse erogate a titolo di anticipazione (30% del finanziamento complessivo). Anche se è una richiesta di normale garanzia questo tipo di fideiussone potrebbe scoraggiare gli istituti paritari a partecipare.
Dobbiamo inoltre ricordare l'imminente scadenza del bando del prossimo 21 maggio. Abbiamo dunque il diritto e il dovere di dire che le scuole paritarie sono discriminate e che dobbiamo agire subito per ridurre i danni. Tra le cose da fare, infatti, quello di presentare i progetti per poter puntare ad avere i fondi tramite il Decreto Ristori Bis.
Serve, dunque, un patto di corresponsabilità per scongiurare la catastrofe educativa usando tre leve, ovvero: proprio il Pon ma anche i patti di comunità e la compartecipazione. Dopo la legittima denuncia, bisogna quindi andare oltre non limitandosi alle lamentele, ma bisogna agire su quanto ottenuto. In passato, infatti, con il Decreto Rilancio è stato possibile ricevere 300 milioni di euro. Dunque vedere il bicchiere mezzo pieno da buoni guerrieri.