19/04/2015

Educazione sessuale per prevenire la pedofilia?

In Ontario, il Ministro dell’istruzione propone lezioni sulla pedofilia a bambini di 6 anni ...

Lifesitenews.com ci riporta la notizia shock.

La scorsa settimana, il ministro dell’Istruzione democratico Liz Sandals, in una conferenza rivolta agli educatori pro-LGBTQ, ha espresso la “necessità che i bambini conoscano bene i genitali maschili e femminili in modo da poter riconoscere quali siano i toccamenti 'inadeguati'".

Lo scopo di questo tipo di lezioni, proposte dal ministro, sarebbe quello di insegnare ai bambini – di 6 anni – a dire di “no” ad atteggiamenti inadeguati posti in essere da parte degli adulti nei loro confronti.

In poche parole, aiutarli a difendersi da tentativi di abuso.

L’obiettivo di questa iniziativa è certamente lodevole, le modalità decisamente meno.

Per prevenire la pedofilia bisogna spiegare ai bambini che il loro naturale istinto del pudore, soprattutto in presenza di persone più grandi, è un valore, una cosa buona. E laddove sia scarso, va recuperato. Non ci si spoglia, non ci si scambiano effusioni senza motivo, i “bacetti” e le carezze sono preziosi e si danno con parsimonia, si ricevono solo da persone che “se lo meritano”... I bambini, che non sono scemi come molti pensano, e che sono dotati di istinto, sanno benissimo che l’intimità che ci può essere con la mamma è diversa da quella che c’è col papà, e con la zia e con i fratelli e con gli amici. Questo va valorizzato, nei bambini così piccoli. E questo è un “lavoro” che compete ai genitori. La scuola, per definizione, non è luogo né di carezze, né di bacetti. Si fa “altro” !

Infatti, Gwen Landolt, di REAL Women of Canada, ha reagito alla proposta del ministro Sandals, dicendo che è “profondamente offensivo per i genitori che ai loro figli vengano insegnati i dettagli sugli abusi sessuali. È un’intrusione nell’innocenza del bambino”.

Ricordiamo che l’età dei destinatari di questi insegnamenti è di sei anni. A quella età hanno davvero bisogno di essere esposti ai dettagli di cosa sia un abuso sessuale?

Secondo la Landolt, “il programma di educazione sessuale del governo Wynne, che sarà avviato il prossimo settembre, verrà sottoposto a bambini troppo piccoli, e, riempiendo le loro menti con espliciti dettagli sessuali, corromperà la loro innocenza naturale, proponendogli una realtà adulta per la quale non hanno ancora la giusta maturità”.

Tra l’altro, come spesso accade, anche dietro questa iniziativa apparentemente “ammirevole” (nell’intenzione), si nasconde un losco secondo fine.

La conferenza, dal titolo “Implementing the Accepting Schools Act”, è stata ospitata dal Centro canadese di genere e della diversità sessuale (CCGSD), un’organizzazione attivista pro-gay precedentemente nota come Jer’s Vision. Il suo scopo è quello di fornire agli educatori sia della scuola pubblica che cattolica soluzioni a portata di mano per la piena attuazione, all’interno delle classi, del cosiddetto “Bill 13”. Questa norma, meglio nota come legge dei diritti omosessuali, approvata nel giugno 2012, ha dato agli studenti il ​​diritto di formare club pro-gay nelle loro scuole, comprese quelle cattoliche, con il nome di Gay-Straight Alliance.

Attivisti omosessuali hanno ammesso che la promozione della strategia “scuole sicure” iniziata nei primi anni 1990, è stata la chiave per guadagnare la simpatia dell’opinione pubblica ed ottenere l’accettazione dei rapporti e delle pratiche omosessuali.

Fortunatamente, non si sono ancora assopite le coscienze di tutti.

Decine di migliaia di genitori canadesi infatti, provenienti da diverse etnie e religioni, ma anche atei, si sono uniti, ed hanno espresso la loro preoccupazione per l’iniziativa del ministro Sandals, accusando il governo liberale di rifiutare di consultarsi con loro e di averli derubati del loro ruolo di genitori.

Hanno quindi chiesto che tale programma venisse fermato.

Ma nonostante la massiccia opposizione di questi genitori e delle decine di gruppi che li rappresentano, il ministro dell’istruzione ha assicurato agli educatori che il programma partirà, dal momento che fa parte del piano generale di rendere le scuole “luoghi sicuri e accoglienti” per gli studenti che si identificano nella categoria LGBTQ.

Completamente asservita alle lobby gay, la Sandals si è detta “assolutamente felice” di parlare in una conferenza di educatori desiderosi di assicurarsi che le loro scuole applichino il Bill 13, elogiando l’associazione CCGSD che “ha fatto davvero un eccellente lavoro su come affrontare il bullismo, la discriminazione, le molestie, tra cui l’omofobia, la transfobia, la bi-fobia, e il razzismo”.

Per dovere di cronaca, si rende noto che tra le meritevoli attività di questa “encomiabile” associazione, rientra l’organizzazione di un viaggio (2011) per gli studenti delle scuole superiori, culminato in uno spettacolo di drag queen. I partner dell’associazione sono gruppi pro-aborto, come Planned Parenthood e gruppi pro-prostituzione, come Maggie’s Sex Work.

Suo è anche il merito dell’organizzazione del “Giorno del rosa”, nelle scuole di tutto il Canada, che ha come obiettivo quello di “eliminare l’oppressione contro le persone che si identificano come LGBTQ”.

Tornando al programma di educazione sessuale della Sandals, sembra di vedere qualche vaga somiglianza con i progetti lgbt, mascherati da iniziative contro “il bullismo”, che si stanno diffondendo nelle scuole italiane, con il beneplacito del nostro governo.

Di fronte a questi veri e propri tentativi di indottrinamento e offuscamento delle coscienze, portati avanti da soggetti che hanno potenti sostenitori alle spalle, sorge quasi spontanea la sensazione di impotenza e di scoraggiamento.

Ma così facendo si rischia di cadere proprio nel loro gioco.

Per questo bisogna reagire: non è mai troppo tardi per salvare l’innocenza dei nostri bambini!

 Fonte: Lifesitenews

Laura Bencetti

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