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Gli altri possono contentarsi di sapere che, quando si perde di vista la sacralità della vita e delle persone, si perde ogni senso del limite: i consulenti di Planned Parenthood sono stati colti più volte dalle candid camera di Live Action a spiegare a ragazzi minorenni le gioie del sesso estremo, educazione sessuale con tanto di pratiche sado-masochiste, asfissia procurata per acuire il piacere.
Per chi non lo sapesse, le cliniche di Planned Parenthood, in America, sono una sorta di “consultori” in cui sostanzialmente si fornisce l’aborto, anche in casi fuori dalla legge, anche in condizioni mediche e igieniche che mettono spesso in pericolo la salute delle donne, nell’interesse delle quali loro dicono di operare. La stessa clinica che ha rimandato a casa col patrigno violentatore una ragazzina di 13 anni, dopo averla fatta abortire illegalmente, è stata recentemente protagonista dell’ultimo caso di “diseducazione” sessuale di cui stiamo parlando.
Se un adulto, un medico, un’infermiera, una persona “qualificata” va dicendo a dei ragazzi che quando uno dice ‘basta’, non sempre vuol dire ‘basta’ (è lì che si gode di più); oppure quando si trasmette il messaggio che il piacere e il godimento giustificano qualsiasi cosa, anche violenta e perversa, non è più (solo) una violazione del codice penale di qualsiasi consesso civile, ma è un oltraggio ai principi fondamentali, naturali e immutabili dell’umanità, in ogni luogo, in ogni tempo.
Francesca Romana Poleggi
Fonte: Life News