L’uomo è sempre tale, dal concepimento alla morte. Per questo la Chiesa, seguendo il principio di diritto naturale, difende la vita sin dai suoi albori e considera un “delitto particolarmente crudele la soppressione deliberata del concepito”. Con queste parole, Sua Eccellenza Raffaello Martinelli, Vescovo di Frascati, risponde in modo chiaro alla domanda dell’origine della Vita.
“Del resto, tale è la posta in gioco che, sotto il profilo dell’obbligo morale, basterebbe la sola probabilità di trovarsi di fronte a una persona per giustificare la più netta proibizione di ogni intervento volto a sopprimere l’embrione umano ( ... ). L’essere umano va rispettato e trattato come una persona fin dal suo concepimento” (Evangelium Vitae, n. 60)
Il principio è valevole, ovviamente, anche per gli embrioni concepiti tramite fecondazione artificiale che, pur non essendo una strada moralmente accettabile, non può certamente tangere l’integrità del patrimonio di diritti e di doveri a suo capo: come qualsiasi altra persona, gli si deve riconoscere la dignità ed il rispetto.
Ovvie e naturali sono le conseguenze sul piano della “gestione” degli embrioni creati artificialmente: la piattaforma di UnodiNoi deve essere sempre il monito che indica la via tra il ciò che accade e ciò che invece è giusto fare.
Redazione