Dopo anni e anni di onorata carriera, il personaggio di Pepè Le Pew, la puzzola francese, membro storico dei Looney Tunes, creato nel 1945 da Chuck Jones, Tedd Pierce e Michael Maltese e apparso in decine di cortometraggi animati, oltre che in “Space Jam”, dovrà andare forzatamente in pensione. Nel senso che non sarà presente nel sequel di Space Jam, perché sarebbe stato accusato, da parte dell’editorialista del New York Times, Charles Blow, di celebrare la cultura dello stupro.
Per cui la scena che lo vedeva protagonista, insieme all’attrice Greice Santo, che interpretava Jane the Virgin, è stata completamente tagliata. La Puzzola è descritto, secondo le accuse, come un Don Giovanni assillante ed eccessivamente insistente, al punto da risultare molesto per i personaggi femminili, in particolare la gattina Penelope Kitty. Nonostante questo, proprio nel sequel di “Space Jam”, non avrebbe certo ricoperto il ruolo del “molestatore”.
Infatti, proprio la scena che è stata tagliata e che avrebbe potuto costituire un modo per ridimensionare questi aspetti “molesti” del personaggio, prevedeva una parodia di Casablanca, in cui la puzzola interpretava un barista che comincia a baciare con trasporto, il braccio dell'attrice mentre lei si tirava indietro, dimostrando di non gradire le sue attenzioni. Ma la cosa non finiva lì, perché, inaspettatamente, la ragazza sbatteva Pepé sulla sedia accanto alla sua, versandogli addosso tutto il suo drink, schiaffeggiandolo forte e facendolo poi roteare su uno sgabello che viene, alla fine, fermato dalla mano della star del basket LeBron James.
Il tribunale mediatico ha deciso, invece, che Pepè è un molestatore e che dunque dev’essere condannato ad una sorta di “damnatio memoriae” ed eliminato completamente, persino da una sequenza in cui le prendeva di santa ragione. Anche Pepè, quindi, sottoposto alla mannaia tanto cara al #Metoo.