Sono due le ordinanze del tribunale di Bologna che danno via libera all’esecuzione della fecondazione eterologa dichiarando che non c’e’ vuoto normativo: entrambi i provvedimenti sono stati firmati dallo stesso giudice, Angelo Costanzo.
Secondo lui non vi e’ alcun vuoto normativo, non vi e’ un pericolo medico sanitario: l’anonimato del “donatore”, il commercio dei gameti (che per le donne comporta il doversi sottoporre a pratiche mediche invasive, dolorose e pericolose), la trasmissione del corredo genetico ad un numero imprecisato e imprecisabile di individui, con eventuali tare, con eventuali problemi – in seguito – di accoppiamento tra consanguinei, tutto questo per il giudice Costanzo non importa.
Anzi, Carlo Lusenti, assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna si spinge oltre, con aut aut definitivo: aspetteremo ” ... fino a settembre la definizione di regole uguali per tutti a livello nazionale. Altrimenti, l’Emilia-Romagna si muoverà in autonomia.”
Il conflitto tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario su questa materia si accentua. L’Italia, intanto, va in frantumi. Ma sembra che prioritario sia dare il via alla creazione di una generazione di “orfani biologici”, con grosse possibilità di crescere come dei disadattati, ignorando le istanze degli “orfani veri” che in qualche istituto sperano di incontrare una famiglia che sappia volergli bene.
Redazione
Fonte: Il Resto Del Carlino