Abbiamo denunciato più volte i traffici e gli esperimenti sui bambini abortiti e lo scandalo che ha coinvolto la Planned Parenthood e non solo.
In paricolare abbiamo riportato quel che accade all'Università di Pittsburgh in questo articolo e in quest'altro (lettura piuttosto agghiacciante consigliata a chi ha i nervi saldi).
Al tema abbiamo anche dedicato la Rivista Notizie Pro Vita & Famiglia n. 109 di luglio-agosto 2022.
Aggiorniamo quindi i nostri Lettori.
L'ispettore generale del Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) ha aperto un'indagine sull' Università di Pittsburgh per aver prelevato illegalmente organi e tessuti da bambini abortiti per scopi di sperimentazione.
Le prove del macabro traffico sono state portate da Judicial Watch e dal Center for Medical Progress (CMP), l'organizzazione che ha pubblicato il filmati del 2015 che mostrano Dirigenti di Planned Parenthood discutere della vendita di parti del corpo di bambini abortiti.
Nel 2019, il CMP aveva riferito per la prima volta dei raccapriccianti esperimenti condotti all'Università di Pittsburgh.
Tra questi esperimenti c'era il trapianto dello scalpo di bambini non nati di cinque mesi sulla pelle della schiena di topi da laboratorio.
Lo stato dell'indagine in corso non è noto. Non sappiamo se la cosa sia stata ulteriormente deferita all’FBI o al Dipartimento di Giustizia. Il programma GUDMAP (GenitoUrinary Development Molecular Anatomy Project) dell'università di Pittsburgh, che si ritiene sia durato dal 2016 al 2021, sponsorizzato dall’NIH (il SSN americano), mirava alla raccolta e distribuzione di reni di bambini abortiti a termine e altre parti del corpo per vari progetti di ricerca finanziati dallo stesso NIH in tutti gli Usa.
L'università rigetta ogni addebito dicendo che ha sempre agito nei limiti della legge. Non ha risposto, però, alla richiesta dei giornalisti di chiarimento sull'indagine in corso.
Fonte: Dailywire.com
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