La Giunta Regionale del Veneto, a settembre, aveva varato delle linee guida sulla fecondazione eterologa.
Il Tribunale amministrativo regionale del Veneto ha fissato per il il 22 gennaio 2015 l’udienza per il ricorso presentato dai Giuristi per la vita e dal consigliere Stefano Valdegamberi contro la delibera della Giunta Regionale.
“Il ricorso – spiega Valdegamberi – ribadisce la non competenza della Giunta regionale, in quanto organo esecutivo e non legislativo, in merito alla materia e conferma che tale competenza spetta allo Stato e non alle Regioni.
Inoltre sono violati i diritti costituzionali e inviolabili dell’uomo, tra i quali quello di conoscere la propria identità genetica e al figlio di sapere chi è il proprio genitore naturale”.
La fecondazione artificiale, inoltre, comporta l’uccisione mediamente di 9 embrioni per ogni bambino che riesce a nascere. Una pratica onerosa per la collettività.
E’ assurdo che il potere giudiziario si sostituisca a quello legislativo e ancor più che una giunta regionale e non un consiglio svolga attività legislativa.
“Auspico pertanto – conclude Valdegamberi – che il Tar Veneto blocchi questo provvedimento palesemente illegittimo. Invito la giunta regionale ad essere coerente con i valori che dichiara di difendere con la Festa della Famiglia. La Festa della Famiglia ha motivo di esistere se la Giunta coerentemente la difende, altrimenti rischia di diventare una mera manifestazione di immagine e di opportunismo politico, mentre la realtà voluta dalla Giunta viaggia su binari diversi”.
Redazione