Si chiama suicidio assistito e si pretende di fare dei distinguo, perché, dicono, “è cosa molto diversa dall’eutanasia”.
Non è vero. Il suicidio assistito è solo il primo step. Si comincia ad ammazzare quelli che lo chiedono, poi quelli che l’hanno lasciato scritto da qualche parte, poi quelli che una volta l’han detto a qualcuno (pensate alla povera Eluana...), poi quelli che si presume lo vorrebbero...
Questa escalation è rapida e ineluttabile. E non lo diciamo noi, perché siamo bigotti o pessimisti: sono i FATTI che si sono realizzati nei Paesi dove è stato introdotto il “suicidio assistito”. Nel giro di pochi anni siamo arrivati alla “morte per tutti”.
Perciò, piantiamola di dar la guazza alla neolingua: non è suicidio assistito è EUTANASIA.
Anche in California, come avevamo predetto, la legge è passata.
Commenta Alfredo De Matteo, su Corrispondenza Romana: “La storia si ripete: un’altra legge ingiusta ed omicida è stata sottoscritta da un politico sedicente cattolico. Accade in California, dove il governatore Jerry Brown, dichiaratamente cattolico ed ex seminarista, ha apposto la sua firma ad un provvedimento che legalizza la pratica disumana del cosiddetto suicidio assistito.
Il governatore ha spiegato, in una lettera ai legislatori, di aver sottoscritto il documento dopo attenta ed accurata riflessione che lo ha portato a mettersi nei panni del paziente (secondo il suo punto di vista, però…). Brown ha rivelato, altresì, di essersi consultato, tra gli altri, con un vescovo cattolico, con amici ex seminaristi come lui e soprattutto con … la sua coscienza. «Non so cosa farei io in caso di prolungata e dolorosa agonia, sono sicuro tuttavia che sarebbe un conforto poter considerare tra le opzioni quella contemplata in questo testo. E non vorrei negare a nessuno questo diritto», scrive nella lettera il governatore della California”.
E sottolinea giustamente De Matteo che se la deriva laicista e la cultura della morte sono supportate anche da sedicenti cattolici (ricordiamo che le firme sulla legge 194/78 che ha legalizzato l’aborto in Italia erano tutte di politici cattolici), sarà sempre più difficile arginarle.
Già l’eutanasia è legale in Oregon, Vermont, Washington e Montana. Ma qui pare ci siano una serie di accorgimenti per garantire che nessuno venga assassinato contro la sua volontà.
“In particolare, spiega De Matteo, i medici dovranno sostenere una serie di colloqui privati con gli aspiranti suicidi, accertarsi che i pazienti siano in grado di assumere i medicinali in maniera consapevole ed autonoma e subordinare l’approvazione, che dovrà essere ratificata da due medici, a fronte di una serie di richieste scritte da parte del paziente”.
Certo: hanno paura di finire come in Belgio e Olanda dove si ammazza anche senza il consenso dei parenti, anche in caso di malattie psichiatriche o di depressione.
Tra dieci anni, quindi la legge prevede che bisognerà ridiscutere il tutto, per vedere come sarà stata applicata, così potremo contare quanti morti ammazzati sarà costata.
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI
LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI