Rilanciamo una serie di video che raccolgono testimonianze di persone coinvolte da vicino nella questione dell’eutanasia.
Il documentario, nel suo insieme, si intitola “Vulnerable, the deception of euthanasia”, che vuol dire: “Vulnerabili: l’inganno dell’eutanasia”, ed è stato prodotto dall’associazione Euthanasia Prevention Coalition.
Il video #1 l’abbiamo pubblicato qui. Qui il #3, il #4, e il #5, il #6, il #7, il #8. il #9, il #10, il#11, il #12, il #13, il#14.
Questo di oggi raccoglie la testimonianza di Lionel Roosemont, padre di Tikvah, 20 anni (nella foto), cui hanno chiesto perché non avesse ucciso sua figlia con l’eutanasia, da bambina.
Rinnovando qui pubblicamente la nostra gratitudine per Antonella, che ha messo i sottotitoli in italiano, invitiamo tutti i nostri Lettori a far girare questi brevi video (ne pubblichiamo uno al giorno) sui social e su Whatsapp, perché tutti devono sapere. E tutti devono firmare la nostra petizione: dobbiamo farci sentire (noi abbiamo scritto a tutti i deputati) da quelli che alla Camera stanno approvando il testo di legge sulle DAT, che legalizza di fatto l’eutanasia in modo surrettizio. A Montecitorio devono capire, che la gente (gli elettori...) sta seguendo attentamente il loro operato.
Il popolo italiano non vuole l’eutanasia. La gente ha cuore e buon senso. Sappiamo bene che l’eutansia è un inganno ai danni delle persone più vulnerabili. Danni a cui non c’è rimedio, perché è una questione di vita o di morte.
Redazione
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