27/03/2018

Facebook: che vita sarebbe senza?

In questi giorni si è molto parlato dello scandalo di Facebook e vi è anche chi, a ragione, ha avanzato il dubbio che il famoso social network possa essere chiuso. A questo punto sorge spontanea la domanda, almeno tra chi lo usa con maggiore frequenza o per scopi lavorativi o di diffusione di notizie: che mondo sarebbe senza Facebook?

La risposta: «Un mondo migliore» la bocciamo in partenza. Facebook in quanto tale è uno strumento privo di connotazione in senso totalmente positivo o totalmente negativo: tutto dipende da che uso ne fa il singolo utente.

Vediamo quindi di provare a fare un piccolo elenco, in chiave leggera e talvolta ironica, di cosa cambierebbe nelle vite degli utenti del social, sempre posto il fatto che – oltre a Facebook – i mezzi disponibili sono molti altri e che quindi la sostanza delle cose probabilmente non cambierebbe anche se questo chiudesse.

Che vita sarebbe senza Facebook?

  • Una vita più fondata sulle interazioni reali con le persone fatte di sguardi e parole, più che di “like” e “condivisioni”
  • Una vita dove i propri figli, familiari o animali non diventano oggetti da esibire con orgoglio, bensì persone da guardare sul serio, giorno dopo giorno (... magari talvolta anche ringraziando per il loro “esserci”!)
  • Una vita più appartata, senza la necessità di far sapere al mondo dove si è, come si sta, cosa si fa... bensì condividendo solo con le persone più vicine
  • Una vita più faticosa, certamente: le relazioni vere costano, ma sono queste che ci costituiscono e ci fanno crescere
  • Una vita meno frenetica, perché a governare non è l’attimo del click
  • Una vita dove il proprio compleanno non diventa un giorno in cui si è sommersi da notifiche di auguri, bensì un momento per dedicarsi alle relazioni di carne che riempiono la nostra vita
  • Una vita meno dedita alla curiosità (... e all’invidia)
  • Una vita dove per esprimere la propria opinione occorre avere un’idea, e non solo una tastiera
  • Una vita dove le emozioni si fanno parole, non emoticon
  • Una vita dove ci si accorge del mondo che si ha attorno e del tempo che fa...
  • Una vita dove si torna a leggere, ad ascoltare musica, a telefonare... anziché dedicarsi a scorrere apaticamente milioni di post con un dito
  • Infine, una vita con più tempo: perché, diciamocelo, quanto tempo sottrae Facebook a tutto il resto?

Naturalmente si tratta di pure supposizioni, tra il serio e il faceto, utili semplicemente per rimarcare che le cose importanti nella vita sono ben altre e che di Facebook, anche se ad alcuni può sembrare incredibile, si può fare anche senza.

Teresa Moro


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