Novità dall’America. Una famiglia veramente moderna, attenta all’ambiente e contraria agli sprechi può usare la nonna come compostaggio.
Katrina Spade è un giovane architetto di 37 anni e vive a Seattle. La giovane e’ assurta agli onori della cronaca per aver inventato la soluzione del problema di dove mettere i resti della nonna defunta.
Sembra che l’idea di incenerirla e gettarla nelle acque del mare sia troppo costosa e, per giunta, l’incenerimento ha l’imperdonabile difetto di aumentare i gas serra. Allora bisognava trovare un sistema più economico per risolvere la questione che risultasse, al contempo, anche utile per l’ambiente.
Katrina, ha usato la conoscenza che le deriva dalla sua professione e ha trovato la soluzione. In ogni cimitero ci sarà una rampa circolare che sarà percorsa dai familiari, i quali stenderanno la vecchina avvolta in un lenzuolo su un letto di trucioli e andrà a unirsi con una trentina di altri corpi ricoperti di trucioli e segatura.
“Il compostaggio ci fa pensare ai fondi di caffè e alle bucce di banana,” dice Katrina, ma “il corpo umano ha dei nutrienti. E se potessimo far crescere una nuova vita dopo che siamo morti?”
Secondo il New York Times, che ha riportato la notizia nella sua sezione “scienze” il 13 Aprile scorso con un articolo di Catrin Einhorn, l’obiettivo è quello di attirare l’interesse di scienziati e ambientalisti.
Gli scienziati hanno già risposto affermando che i corpi umani possono essere “compostati”, questo avviene già in moltissime fattorie per le carcasse degli animali.
Il processo è semplicissimo: mettere del materiale ricco di azoto (l’animale morto), dentro una pila di materiale ricco di carbonio (segatura e trucioli) aggiungere qualche altro ingrediente e attendere che l’attività microbiologica dia l’avvio al processo e che tutto faccia il suo corso.
In un secondo tempo ci sarebbe uno screening genetico in modo che ogni famiglia possa ricevere il giusto compostaggio che poi sarà utilizzato per far crescere una piantina. Il tutto per un costo di 2.500$, un vero affare.
Nel processo sembra che si sprigioni anche un calore tale da uccidere i germi patogeni e, se tutto viene effettuato correttamente, non c’è nemmeno cattivo odore. Come se tutto ciò non bastasse c’è anche l’aspetto spirituale della questione: legare la morte al ciclo della vita e così portare conforto ai parenti … (!!)
La Rosa Bianca