Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Forum delle associazioni familiari a Zingaretti, in merito alle dichiarazioni dell’assessore alla cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera
La sottoscritta, Emma Ciccarelli, presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio, a nome di tutte le 50 associazioni che vi aderiscono, rappresentative di circa 500 mila persone nel Lazio, sostiene e sottoscrive la richiesta della Associazione CiaoLapo Onlus di immediate dimissioni dell’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Lidia Ravera.
Abbiamo letto quanto da lei scritto sul tema della morte endouterina e del diritto di sepoltura e l’abbiamo trovato offensivo ed incompatibile col ruolo istituzionale ricoperto. La lettera aperta a cui ci riferiamo è questa: https://www.dropbox.com/s/k2m23u0qjpugz6e/Richiesta%20dimissioni%20Lidia%20Ravera.pdf
Ci sentiamo offesi dalle parole della sig. Ravera , per vari motivi:
– come donne, non riteniamo di essere epitetate come “animali al servizio della specie” ma rivendichiamo l’alto valore sociale della maternità e del ruolo femminile nella società; stati difesi e tutelati dal nostro ordinamento giuridico;
– come associazioni al servizio della vita, abbiamo come scopo la tutela della vita in tutte e sue forme dal concepimento alla sua fine naturale; prestando attenzione al bambino come alla madre. Siamo ogni giorno su tutto il territorio nazionale a svolgere questo servizio;
– come violazione di un diritto inviolabile: riteniamo che la difesa e la promozione della vita umana siano priorità dello Stato Italiano, come da art. 2 e 31 Costituzione, che lei Presidente Zingaretti rappresenta;
– come famiglie, non pensavamo che si potesse collezionare, nello stesso articolo tanta insensibilità e denigrazione nei confronti dei vissuti familiari che non recano rispetto ai circa 23 milioni di famiglie in Italia.
Alla luce delle considerazioni suddette riteniamo che i giudizi espressi dalla Sig.Ravera siano molto offensivi e lesivi dei diritti altrui pertanto ne chiediamo l’immediata rimozione dall’incarico istituzionale.
Fonte: RomaSette