Famiglia o lavoro? Famiglia o libertà? Famiglia o divertimento? Famiglia o amici?
Al giorno d’oggi spesso la famiglia viene vista come “una palla al piede”, un legame troppo stretto che impedisce molte altre opportunità.
Invece, se si è leali con il proprio cuore e si riesce a sfuggire dalle logiche imperanti, è possibile comprendere come la famiglia in realtà possa diventare il trampolino di lancio verso la piena realizzazione di sé e, quindi, verso la felicità.
E Casey Stoner, collaudatore della Ducati 2016, nonché campione del mondo 2007 e 2011 di MotoGP e unico pilota della storia della Rossa a vincere un titolo iridato nella classe regina (2007), pare essere arrivato proprio a questa consapevolezza, tanto da aver affermato in un’intervista: “Lo dico con certezza: non voglio tornare a correre regolarmente! Una volta che esci dal mondo della MotoGP ti rendi conto di quanta importanza le persone diano al mondo delle corse, però per me ci sono cose che vengono prima. Per me la vita che ho ora, con la mia famiglia, conta di più!”.
Insomma, il campione ha affermato che aiuterà la Ducati a tornare vincente, ma la sua famiglia viene prima. Il lavoro è importante (con i dovuti distinguo di sesso, perché per le donne dovrebbe essere più facile poter scegliere liberamente di stare a casa, se lo desiderano) e le passioni vanno di certo coltivate... ma le relazioni, soprattutto quelle strette, devono avere la priorità su tutto. Perché sono tutto: la vita ha inizio nella famiglia ed è giusto che abbia qui, in maniera armonica e bilanciata, anche il suo sviluppo e la sua fine naturale.
Redazione