Abbiamo già parlato dell’iniziativa popolare europea a difesa della famiglia Mum, Dad & Kids, cui ProVita ha aderito.
Il comitato promotore chiede un regolamento applicabile in tutti gli Stati membri dell’UE che definisca il significato di matrimonio e di famiglia nell’ambito del diritto comunitario. Definizione che deve essere comune a tutti, sia a quei Paesi che ammettono le unioni gay, sia a quelli che non le ammettono. Se la proposta passasse, quindi, in tutti gli atti UE quando si parla di famiglia si intenderà solo la famiglia naturale. Se ci si vorrà riferire alle altre convivenze bisognerà specificarlo.
C’è però chi si oppone e vuole far fallire il progetto. Ad esempio l’Unione Internazionale Etico-Umanista, che ha chiesto addirittura l’intervento delle Nazioni Unite per fermare la raccolta firme. Ciò che i cosiddetti umanisti non accettano è che si parli di famiglia come nucleo naturale e fondante della società. Eppure si tratta della definizione ancora vigente in ambito ONU...
Ma l’attacco più grande è sferrato dalle lobby LGBT.
Come riporta AgendaEurope, il gruppo ILGA-Europe (finanziato, tra gli altri, pure da un personaggio come George Soros e dalla Commissione europea...), sta lavorando ad un piano per bloccare Mum, Dad & Kids.
In una lettera circolare ai membri, la direttrice di ILGA-Europe, Katrin Hugendubel, ha manifestato la sua profonda delusione per la scelta della Commissione europea di permettere la petizione.
Sostanzialmente la lobby LGBT teme la volontà popolare. Non avendo numeri e adesioni effettive, ma ‘solo’ il sostegno economico e politico dei poteri forti, l’ideologia omosessualista non accetta che il popolo si pronunci. Sa benissimo infatti che qualora la gente venga chiamata a decidere, per la stragrande maggioranza non approverebbe affatto l’idea di uno pseudo-matrimonio omosessuale, né acconsentirebbe all’adozione gay, continuando invece a ribadire che la famiglia è una sola. Il ‘pensiero gay’ può, e deve, pertanto essere imposto solo dall’alto e con la forza.
Perciò, l’ILGA si sta attivando per far fallire la campagna pro-family, magari con l’arma della diffamazione: parla infatti della necessità di raccogliere informazioni sul comitato promotore. Si tratterebbe di una vera e propria schedatura. Tutto questo poi, incredibile ipocrisia, viene eseguito in nome dei diritti dei bambini. Quei bambini che, secondo i gruppi LGBT, dovrebbero essere privati di una famiglia vera e considerati alla stregua di prodotti da comprare e vendere nel mercato dell’utero in affitto e della fecondazione artificiale.
Per il momento, da buoni strateghi, quelli dell’ILGA stanno agendo in segreto. Ma si è venuti ugualmente a conoscenza del loro disegno. Un disegno dettato da spirito totalitario, volto a imporre ancora una volta una dittatura arcobaleno in Europa.
Con la scusa di rimuovere ogni forma di discriminazione, la lobby gay vuole impedire ai cittadini di esprimere le loro idee e vuole sospendere (o annullare) il regime democratico. In buona sostanza, ha gettato la maschera e ha mostrato il suo vero volto.
Siamo in guerra e non possiamo far finta di niente o illuderci con visioni buoniste. Qui c’è in gioco il futuro della stessa natura umana. Facciamoci sentire!
Redazione
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