Fabio Candalino, dei Giuristi Per la Vita, di Casertavecchia, riassume in una sintesi lucida ed efficace l’attacco che subisce la famiglia oggi in Italia e non solo.
“Pare evidente come la famiglia, umana aggregazione naturale e pregiuridica, sia al centro di un vasto intervento concentrico: culturale, legislativo, fiscale, giudiziario, mediatico.
Basti pensare alla morsa che attanaglia l’istituto familiare sul piano fiscale e al costo della vita; alla diffusione a tappe forzate di modelli “paralleli” di consorzi tra persone, su cui il Papa ha avuto parole ben precise in più di un’occasione; alla diffusione programmata della cultura omosessualista, fino allo svilimento del senso sociale ed istituzionale dell’Istituto matrimoniale mediante la banalizzazione e accelerazione dei tempi del divorzio, riducendolo a poco meno di un qualunque contratto privatistico.
Simili azioni paiono agevolate da una diffusa visione di vita individualistica, che innerva quella che Papa Francesco ha definito la “cultura dello scarto”, e che vede come sua apoteosi l’aborto, la fecondazione artificiale e l’eutanasia.
Sul mondo della scuola e dunque dei più giovani incombe sempre più pressante l’ideologia gender, dove ad essere posti sempre più in discussione sono, con il diritto ad educare i propri figli, i diritti della famiglia e dei più indifesi.
In Parlamento peraltro si discuterà a breve il “Testo Unificato Cirinnà”, con cui si intendono istituire le cosiddette “unioni civili”, un vero e proprio simil-matrimonio per persone dello stesso sesso. Tutto questo, rischia di ricevere una spinta particolarmente forte dalla possibile approvazione del “disegno di legge Scalfarotto”, volto a formulare una nuova fattispecie di reato, l’ “omofobia”, andando a sanzionare penalmente coloro che semplicemente propugnano l’idea naturale di un unico possibile vero matrimonio: quello tra un uomo e una donna”.
E’ fondamentale, in questo contest, la petizione promossa da Pro Vita Onlus, Giuristi per la Vita, Agesc e Age, che chiede di rivedere e controllare l’educazione sessuale nelle scuole rivolta ai nostri figli.
In questo ultimo mese ha superato le quaranta mila adesioni.
In nome di un finto progresso spacciato per educazione sessuale, in realtà si fa del male ai nostri bambini. Un motivo in più, per far firmare e sponsorizzare la nostra petizione.
Redazione