Per gli adolescenti italiani il valore principale rimane la famiglia.
Nonostante gli attacchi a questo istituto, le giovani generazioni continuano a considerare la famiglia la cosa più importante.
Lo rivela un sondaggio di Paidòss (l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e adolescenza) realizzato da Datanalysis.
La famiglia, secondo detto sondaggio, è una “sicurezza”, “che andrebbe rafforzata” per uno su tre dei mille bambini e ragazzi tra i 9 e i 16 anni, intervistati in tutta Italia, ed è “una base da cui ripartire“, per più della metà dei giovani.
La ricerca quindi restituisce dignità all’immagine dei nostri giovani, spesso percepiti come disancorati dai valori tradizionali, in balia del consumismo, dei social network, della tv e della playstation. “Ideali, coraggio, positività per il futuro, realismo”, sono tutte cose a cui i giovanissimi tengono particolarmente.
I “valori umani reali” sono quindi al primo posto per gli adolescenti. E la famiglia, qui, ha un posto d’onore, come sede naturale degli affetti, come porto sicuro.
Alla domanda: “Cosa manca oggi al nostro Paese per avere un futuro migliore?”, il 33% dei ragazzi ha risposto, “la sicurezza di una famiglia sempre presente”. Hanno poi bisogno di “avere ideali in cui credere” (20%, tra i 13-16 anni) e “mancanza della presenza di figure davvero di riferimento” (12%, specie tra i ragazzi di 15-16 anni). Una famiglia che secondo i più piccoli è quindi spesso troppo poco presente. I bambini e gli adolescenti cercano infatti più comunicazione da parte delle famiglie e più dialogo con i genitori.
Tra i problemi italiani percepiti come maggiori, ci sono inoltre, per il 35% “la non tutela della famiglia”, “l’assenza di valori e ideali” e “la mancanza di figure di riferimento”.
Famiglia, ideali e punti di riferimento: di questo quindi hanno bisogno bambini e ragazzi. Una esigenza sociale e umana che non cambia, di generazione in generazione.
Anastasia Filippi
Fonte: Adnkronos