Certamente tutti noi che saremo oggi al family day, al Circo Massimo, saremo tacciati di omofobia e quant’altro.
In verità, è vero esattamente il contrario.
Non si è mai insistito abbastanza sul fatto che coloro che hanno davvero a cuore le persone con tendenze omosessuali, dovrebbero essere i primi in piazza, i primi a combattere contro il ddl Cirinnà e la cultura mortifera che lo sottende.
E infatti anche l’ Agapo, l’ “Associazione di genitori e amici di persone omosessuali”, sarà al Circo Massimo.
Il Presidente dell’Associazione scrive: “Come genitori conosciamo bene le sofferenze dei nostri figli, anche quelle legate al fatto che da una loro relazione affettiva non possono nascere figli; dolore che, riteniamo, deve essere rispettato e non negato da nessuno. Ma il testo di legge e i fautori della stepchild adoption, come se la realtà non esistesse, parlano di ‘figlio naturale del partner’, di ‘figli nati dall’amore di persone dello stesso sesso’ e così via, nascondendo e negando in tal modo ciò che caratterizza la condizione omosessuale”.
Negare la realtà, sostenere la menzogna è sempre e comunque distruttivo e deleterio.
Continua l’ Agapo: “Attraverso qualunque via si arrivi all’adozione del figlio del partner, si tratta comunque di procedimenti in cui, in modo deliberato, si fa sparire uno dei due genitori biologici dalla vita del bambino e si uccide simbolicamente il genitore dell’altro sesso, la madre o il padre”.
Perciò “agli amici promotori della stepchild adoption consigliamo, prima di parlare dell’omofobia degli altri, di cominciare a guardare la realtà della condizione omosessuale e di accettarla. E’ questo il punto da cui inizia il vero rispetto della persona omosessuale”.
Parole chiare. A cui vorremmo aggiungere una postilla: ma le “persone” vanno per forza etichettate in base alle loro tendenze sessuali, in base a ciò che fanno a letto? Ma le “persone” non meritano rispetto, amore, solidarietà, in quanto “persone”? Quando la finiremo di dividere il mondo in omo ed etero?
Redazione