Un furioso Tom Evans ha detto che la battaglia per tenere in vita il so bambino, il piccolo Alfie, non è finita, “Questo è solo l’inizio: Alfie è forte e non si arrenderà”.
Il giudice Hayden, infatti da deciso che l’Alder Hey Hospital può spegnere il ventilatore che lo aiuta a respirare.
Secondo la Corte di Sua Maestà, continuare a fornire cure al bambino di 21 mesi è “scortese, ingiusto e disumano”.
“Mio figlio ha due anni ed è stato condannato alla pena di morte. Quanto è sbagliato? “, ha proseguito il padre del bambino, parlando con i giornalisti fuori dal tribunale.
Nel caso di Alfie, come nel caso di Charlie Gard, c’è da inorridire non solo per la mentalità eugenetica ed eutanasica che ormai ha preso il sopravvento.
Ma c’è da gridare con forza contro lo Stato padrone e assassino che pretende di decidere della vita e della morte di un bambino contro la volontà dei genitori.
Anche in questo caso gli Evans vorrebbero portarsi via Alfie e farlo ricoverare al Bambino Gesù di Roma o in Germania.
Ma no: lo Stato nega ai genitori la patria potestà. Lo Stato nega ai genitori anche la speranza.
Forse non resta che pregare, ormai: pare che la sentenza di morte per il bambino sarà eseguita venerdì.
Redazione
Fonte: LifeNews
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto