14/02/2014

La Russia e l’icona della Madonna Sovrana

Un fatto poco conosciuto, che getta una luce di speranza sull’Europa, nonostante l’apostasia silenziosa denunciata da Giovanni Paolo II nel 2003, è accaduto in Russia nel 1917 all’inizio della rivoluzione bolscevica, qualche mese prima delle apparizioni di Fatima. Una contadina di Pererva, Evdokia Adrianova, udì in sogno una voce, che le disse: “C’è nel villaggio di Kolomenskoye una grande icona nera”. La donna cominciò a pregare per avere indicazioni più precise su dove trovarla e, due settimane più tardi, vide in sogno una chiesa bianca, in cui era maestosamente seduta sul trono la Regina del Cielo. Allora decise di andare a Kolomenskoye, dove riconobbe subito la Chiesa dell’Ascensione vista in sogno. Dietro sua richiesta, l’abate della chiesa cominciò a cercare dappertutto, finché non trovò un’icona annerita in mezzo alla polvere e alle vecchie tavole dello scantinato. Dopo averla ripulita, scopri l’immagine della Madonna con Gesù Bambino sulle ginocchia, seduta sul trono e con i segni del potere imperiale: la corona degli zar, lo scettro e il globo sormontato dalla croce, da cui il nome di Madonna Sovrana (in russo: Derzhavnaya). Per una sorprendente coincidenza – ma nulla accade per caso – l’icona fu ritrovata nel giorno della firma del Manifesto zarista dell’abdicazione, il 2 marzo 1917, quando lo zar Nicola II rinunciò al trono in favore del principe Mikhail. Sta di fatto che la Madonna a Fatima, qualche mese più tardi, disse che “la Russia si convertirà” e “il mio Cuore Immacolato trionferà”. E nell’ottobre 1981, rispondendo a due domande di Marija la Madonna aggiunse: “Quello russo è il popolo nel quale Dio verrà maggiormente glorificato. L’Occidente ha fatto avanzare il progresso, ma senza Dio; come se non fosse Lui il suo creatore

di Alberto Zelger

Festini

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