Alyona Dixon, 24 anni, è morta il 28 settembre 2022 a causa delle complicazioni dell'aborto praticato presso una clinica Planned Parenthood. La sua famiglia ora ha fatto causa.
La morte è stata causata da una grave infezione contratta a seguito dell'aborto procurato con RU 486.
Quattro giorni dopo l'aborto, la giovane è andata in ospedale e poi al pronto soccorso del Desert View Hospital di Pahrump accusando dolore addominale, vomito e diarrea, grave disidratazione, insufficienza renale acuta, leucocitosi, sepsi, acidosi lattica, ipokaliemia, tachicardia sinusale, acidosi metabolica, attività elettrica senza polso, insufficienza respiratoria. L'hanno curata, ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente.
La sua frequenza cardiaca era salita a 150 e aveva difficoltà a respirare, i medici hanno cercato di intubarla e sedarla, ma durante la procedura il suo cuore si è fermato.
Curiosamente, l'azione legale esperita nei confronti dell'ospedale non sembra menzionare la Planned Parenthood, responsabile dell'aborto finito in sepsi.
La giovane aveva già un figlio ed era incinta di otto settimane.
Lo stesso anno, a luglio, un'altra anonima donna è morta a causa della RU 486. Aveva 19 anni.
Come i nostri Lettori sanno bene, l'aborto legale non è affatto "raro e sicuro" come dicono gli slogan della propaganda. E come abbiamo ampiamente documentato noi di Pro Vita & Famiglia sul nostro "Aborto dalla parte delle donne", scritto da Lorenza Perfori e supervisionato da Giuseppe Noia; come è stato registrato dall'Osservatorio Permanente sull'Aborto (OPA), le complicazioni a seguito di aborto per la salute fisica (la sindrome post aborto è completamente ignorata) delle donne sono ampiamente sottoriportate e le morti di solito vengono registrate sotto altra voce.
In questi due casi, alla fine, i giornali ne sono venuti a conoscenza perché le famiglie hanno intentato costose e lunghe azioni legali. In tutti i casi in cui la povera morta è una donna sola o con una famiglia di ceto poco abbiente e con un basso livello di istruzione, della vera causa della sua morte non si saprà mai niente.
Per documentarvi:
Richiedete "Aborto dalla parte delle donne" a [email protected]
Scaricate gratuitamente i rapporti OPA dal sito www.osservatorioaborto.it
Fonte: Lifenews.com
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