24/08/2021

"Fidanzate" di papà

Il sentire comune lo afferma da tempo: il legame che c’è tra un padre e una figlia è spesso molto forte e importante, come d’altronde si sostiene esserlo quello tra una mamma e un figlio. Una questione, questa, oramai avvalorata anche dalla scienza, la quale per esempio - scrive il professor Timothy Rarick su Institute for Family Studies - riconosce che «i padri hanno un profondo impatto sull'immagine corporea delle loro figlie, sulla depressione clinica, sui disturbi alimentari, sulla loro autostima e soddisfazione di vita», etc. 

 

Tuttavia, in tutto questo c’è un aspetto ancora poco studiato, nonostante il suo impatto sui singoli e sulla società nel suo complesso: il fatto che la relazione padre-figlia risulta essere determinante nelle scelte che le giovani donne fanno a livello di sessualità e di relazioni sentimentali. 

In quali termini? Beh, dagli studi emerge che le giovani che hanno potuto godere di una sana relazione paterna - ancora più se fondata su una comunicazione aperta, su un clima di fiducia e su un bilanciato contatto anche fisico - mostrano di avere una sorta di protezione rispetto a una iniziazione sessuale precoce, a comportamenti sessuali rischiosi, a gravidanze non desiderate e a violenze negli appuntamenti.

«Purtroppo», afferma ancora Rarick, «molte ragazze adolescenti nel nostro mondo occidentale iper-sessualizzato, oggi si trovano in una tragica situazione. Le condizioni nella nostra cultura di sfrenata mancanza di padri e di promiscuità sessuale sono incompatibili con la formazione di relazioni sicure e sane con i ragazzi, nonché con la creazione di famiglie stabili per la generazione successiva. Lo sviluppo sessuale di una giovane può superare in modo significativo il suo sviluppo neurologico ed emotivo, che invece è necessario per guidare le sue scelte sessuali». 

In sintesi, dunque, a beneficio dei singoli e dell’intera società, bisognerebbe fare in modo di favorire un solido attaccamento e una sana intimità tra i padri e le figlie, le quali è bene che passino anche attraverso la fase in cui la figura paterna diventa il loro “primo amore”. 

Questo appunto perché, come riassunto in una frase dalla docente Linda Nielsen: «Il padre ha un impatto maggiore sulla capacità della figlia di fidarsi, divertirsi e relazionarsi bene con i maschi nella sua vita». O, detto in altri termini da Rarick: «Il modo in cui un padre tratta sia sua figlia, sia la madre della figlia può aiutare una giovane donna a sentirsi al sicuro nei suoi rapporti con i ragazzi e gli uomini della sua vita, compreso il suo futuro marito. […] La relazione padre-figlia è quella che insegna meglio alle giovani donne il vero amore e l’intimità, l’autostima e il rispetto».

 

Ecco quindi un altro tassello da curare nell’ottica di dare vita a un futuro migliore: non solo rimettere al centro l’importanza della figura paterna in quanto portatrice di regole e di slancio verso il mondo, ma anche in qualità di costruttore di sane, solide e generative relazioni future. 


Teresa Moro

Fonte: Notizie Pro Vita e Famiglia, n. 92

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