Un ragionamento dall'inumana crudeltà quello emerso da un dibattito online sul tema dell'aborto, in cui un medico abortista avrebbe paragonato l'aborto di un bambino con la sindrome di Down alla prescrizione di un antibiotico, come se il bambino fosse un virus da combattere e annientare, parlando addirittura di "guarigione" per la donna che abortisce. E' questo il progresso? La civiltà? Discriminare così violentemente un bambino in base ad un'anomalia genetica al punto da paragonarlo a una malattia e la sua uccisione alla guarigione della madre? No, questa non è civiltà: è barbarie pura. Ogni bambino merita rispetto.
Fonte: Live Action