05/12/2020

FLASH - Il Regno Unito, la Cina e il terzo figlio

Pochi sanno che nel Regno Unito vige «il più meschino tra i sistemi europei previdenziali» (parole di  Polly Toynbee, un'editorialista del The Guardian) che al terzo figlio toglie qualsiasi sussidio statale (un benefit di  2.900 sterline annuali, tra crediti d'imposta, sgravi fiscali e altro). «Ha il sapore della  politica cinese del figlio unico [ora di due figli]» : in Cina al terzo figlio la donna può essere costretta ad abortire con la forza brutale dei funzionari della pianificazione familiare. In UK le madri incinte per la terza volta ci vanno con le loro gambe ad abortire, costrette dalla povertà che in questo periodo di restrizioni Covid dilaga anche lì.
Secondo il  British Pregnancy Advisory Service più della metà delle donne che hanno abortito  l'hanno fatto per via della norma introdotta nell'aprile 2017: con decisione sofferta, perché avrebbero voluto tenere il bambino. 
Anche le famiglie che hanno già un terzo figlio nato prima del 2017 perderanno il benefit. E con il perdurare della crisi il numero di bisognosi che perdono il lavoro va costantemente aumentando.
 
Dice la Toynbee (che è femminista e abortista) «Il diritto di scelta significa che le donne dovrebbero avere il numero di figli che vogliono: né di più né di meno».
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