16/11/2021

FLASH - Irlanda: aspettare 3 giorni prima dell'aborto ha salvato 3000 vite

Quasi 1.500 donne, che lo avevano chiesto, hanno scelto di non abortire dopo i 3 giorni di attesa previsti dalla legge irlandese. Su un totale di  8000 richieste di aborto, si tratta di una buona percentiuale. 
 
E - nonostante la tragedia dei 6500 aborti portati a termine - 1500 bambini salvati vogliono dire anche 1500 mamme salvate dalle pesanti conseguenze della cd "interruzione di graviìdanza". Quindi, in tutto, sono state salvate 3000 vite. Il  dato è stato reso noto dai medici di base in risposta a una interrogazione parlamentare.
Il legame tra un periodo di attesa obbligatorio e il fatto che un'elevata percentuale di donne non porta a termine l'aborto è confermato da una ricerca che ha rilevato una riduzione del tasso di aborto complessivo dell'8,9%.
 
Oltre a Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, anche in Italia la legge richiede tale  periodo di attesa. Che dovrebbe essere ben visto anche dai pro choice, visto che per scegliere oculatamente è necessario del tempo per riflettere.
 
Qui da noi, però, è invalsa la pratica di produrre certificati medici che indicano l'aborto come "urgente"... Questo dato – rilevabile in continua crescita dalle relazioni ministeriali - è anomalo ed inaccettabile e richiederebbe una indagine accurata da parte del Ministero della Salute e delle altre Autorità competenti! Perché giustificare l'urgenza per  problemi di liste di attesa per scarsa organizzazione (NON PER MANCANZA DI MEDICI NON OBIETTORI), o per la  necessità di svolgere l’intervento con la Ru 486, viola quanto previsto dall’art. 5 della legge 194/1978 che parla di  problemi di oggettivo pericolo per la salute e/o la vita della donna. 
 
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