Il fanatismo abortista ci sta portando allo sdoganamento dell’infanticidio. All'inizio di questa settimana, il 28 settembre, il governatore della California Gavin Newsom ha infatti firmato una serie di progetti di legge relativi all'espansione dell'accesso all'aborto e all'infanticidio. Tra questi progetti di legge c’era anche l’AB 2223, che di fatto consente alle persone di uccidere i bambini nati vivi dopo tentativi di aborto falliti, stabilendo inoltre che nessuno potrà indagare sui decessi o ritenere penalmente responsabili le persone coinvolte.
In breve, la legge AB 2223 ha depenalizzato la "morte perinatale". Una varietà di dizionari medici definisce il termine "perinatale" come il periodo che va dal concepimento fino al primo mese dopo la nascita (e talvolta anche oltre). La legge vigente della California definisce già il termine "perinatale" come "il periodo dall'inizio della gravidanza a un mese dopo il parto".
Dal linguaggio utilizzato si capisce che il disegno di legge mira a proteggere coloro che non forniscono assistenza medica ai bambini nati vivi dopo degli aborti falliti. Pertanto, se un bambino sopravvive a un tentativo di aborto, può essere lasciato morire e nessuno sarà ritenuto responsabile di tale morte.
Si tratta di una legge veramente abominevole che apre le porte ad ogni forma di infanticidio e che dimostra che la strada da percorrere per arrivare al pieno riconoscimento dei diritti del nascituro è ancora lunga.
Fonte: Students For Life