Dopo decenni di politiche demografiche anti-umane la Cina sembra aver finalmente cambiato rotta, probabilmente per aver compreso che le nuove nascite sono fondamentali anche per la crescita economica di un paese.
La Cina ha infatti deciso di ridurre il numero di aborti effettuati non per "scopi terapeutici", nell'ambito delle nuove linee che mirano a migliorare "la salute riproduttiva delle donne" che fanno parte delle politiche per incoraggiare le famiglie ad avere più figli. Il pacchetto di misure, adottato ieri dal governo, è maturato nel pieno dei timori per il calo del tasso di natalità nazionale.
La Cina ha già adottato provvedimenti contro gli aborti selettivi in base al sesso e le autorità sanitarie avevano avvertito nel 2018 che l'aborto contro "le gravidanze indesiderate era dannoso per le donne e rischiava di causare infertilità".
La strada è ancora lunga, ma si tratta di un inizio incoraggiante che si spera possa sfociare in un cambiamento culturale.
Fonte: Ansa