Il Karolinska Hospital in Svezia ha recentemente pubblicato una nuova dichiarazione politica relativa al trattamento dei minori con disforia di genere presso la sua divisione di servizi pediatrici di genere.
Questa politica, entrata in vigore qualche settimana fa, lo scorso aprile, ha posto fine alla pratica di prescrivere bloccanti della pubertà e ormoni sessuali incrociati per i minori di 16 anni. L'intervento ormonale per i giovani di età compresa tra 16 e 18 anni, in realtà, è ancora consentito, ma può avvenire solo in ambienti di ricerca approvati dal Comitato di Revisione Etica della Svezia e solo a seguito di un completo consenso informato che rivela i rischi e le incertezze significativi degli interventi ormonali. Un percorso, inoltre, che considera il livello di maturità del minore e la sua capacità di fornire un vero consenso informato.
Per i minori di 16 anni, dunque, è un vero punto di svolta poiché la Svezia è il primo paese a smettere esplicitamente di seguire il protocollo olandese, che consente la somministrazione di bloccanti della pubertà già all'età di 12 anni (e non solo, anche a partire dagli 8-9 anni, nella fase iniziale della pubertà noto come Tanner 2), mentre consente la somministrazione di ormoni sessuali incrociati all'età di 16 anni.
La nuova politica svedese, inoltre, è coerente con le linee guida finlandesi recentemente riviste, che sono state modificate per dare la priorità agli interventi psicologici e di supporto piuttosto che agli interventi medici, in particolare per i giovani senza una storia infantile di disforia di genere.
Fonte: FeministLegal - Sego.org